31 agosto 2005

Caro Diaco


Gia il nome, Pierluigi, dovrebbe far sospettare qualcosa ma , per non fermarci alle apparenze, guarderemo un pò più in là.

Il 28 agosto va su La7 in una trasmissione dove si parla di Erika ed Omar e lì Diaco non delude la produzione del programma. Lui, l'icona del giovane giornalista/presentatore impegnato, dell'invitato di professione inizia a sparare lo sparabile su tutto, su tutti e di più. E questo senza che nessuno in studio si opponga a tanta certezza.

Vediamo adesso cosa dichiara al Messagero del 25 agosto a proposito di una nuova trasmissione radiofonica che partira il prossimo 3 settembre condotta dallo stesso Diaco e, udite udite, da Piero Fassino.

A proposito di Fassino dice: «riesce a parlare semplicemente anche degli argomenti più complessi. E' un grande comunicatore che finora si è esposto poco per questione di pudore. E' capace di ascoltare
» dice «fatto raro nel panorama dei politici italiani, ed è perfetto per rispondere alle persone che non masticano il politichese, ma vorrebbero saperne di più sulla politica»

e poi «La mia scelta è ricaduta su Fassino», spiega Diaco, «anche perché è una persona per bene e quindi un politico onesto e inoltre non ama precipitarsi in televisione, ma ha una passione per la radio che significa dialogo e non polemica»

In un paese come l'Italia, dove il confine tra faccia e culo e scomparso, simili dichiarazioni non stupiscono più di tanto.

Diaco, ha cominciato la carriera su internet, come biografo (a pagamento) di Pintacuda, finita la Rete si è accostato a Curzi e poi, venuta al governo la destra, a Ferrara. Diventato uno dei più impudici lodatori di Berlusconi, ha avuto una carriera rapida e senza problemi; quest'anno ha condotto un programma su radio2 e, fino a ieri, SkY Tg24. Pochi mesi fa gli è stata offerta la direzione di Rete4 in tandem con Fede. Adesso che la destra vacilla, si è riscoperto di sinistra.

Ora, io non ce l'ho con le prostitute, maaa ................ Fassino ?!?! Sù !! Dì qualcosa di sinistra.....

iZ

Uffà! Uffà!

Uffà! Uffà! ma che scocciatura!
questa guerra non mi piace, non la voglio fare!
che m'importa del petrolio, sarò un vile, un'anormale
ma questa volta alle Crociate non ci voglio, non ci voglio, non ci voglio andare!...

Uffà! Uffà! lanciate i vostri strali!
dite pure quello che volete, per televisione, sui giornali!
dite che son disertore, traditore, svergognato
ma questa volta alle Crociate non ci voglio, non ci voglio, non ci voglio andare!...

Uffà! Uffà! e fateli sfogare!
nella sabbia e nel petrolio fateli sguazzare!
fanno i prezzi troppo alti, fanno quello che gli pare
ma questa volta alle Crociate
non ci voglio, non ci voglio, non ci voglio andare!...

Uffà! Uffà! quelli erano già strani!
forse per eredità o per costituzione!
ma con i miraggi del paese delle meraviglie, li avete
incattiviti, e allora adesso andate tutti a piedi e non mi, e non mi, e non mi ricattate!

Perché non provate a sfruttare l'energia del sole?
oppure provate a prendere l'energia del mare!
... o da dove diavolo vi pare!.... io mi dissocio
dall'affare, ma questa volta alle Crociate
non ci voglio, non ci voglio, non ci voglio andare!...

Uffà! Uffà! meglio tutti al buio!
meglio tutti al freddo e senza benzina nel motore!
si lo ammetto, son dolori, non si scherza, son guai seri
ma andateci voi in Terra Santa
a scacciare, a scacciare, a scacciare i mori!...

Uffà! Uffà! ma che fregatura!
prima o poi sarò coinvolto, ma almeno fatemi sputare
addosso a quelli che sono addetti alla preparazione
di questa maledetta
di questa maledetta
di questa stramaledetta terza guerra mondiale!.... PUU'

Questa canzone è stata scritta 25 anni fa da Edoardo Bennato; è la storia che si ripete o non è mai cambiato nulla?..... Oppure Dio ci ha lasciato in standby e si è andato a fare un quartino...

SempreVivaIlDissenso

30 agosto 2005

Totò, Giampiero e la Bankitalia

(ANSiA)Fazio di nuovo nella bufera a causa di un'intercettazione postale. La lettera scritta di suo pugno insieme all'amico Giampiero Fiorani era destinata al PNDD (Portatore Nano Di Democrazia). Di seguito il testo integrale:

Signoria (intestazione autonoma)

veniamo noi con questa mia addirvi (una parola)
che scusate se sono poche ma settecentomilalire
puntoevirgola;
a noi ci fanno
specie che questanno (una parola)
c'e' stata una grande moria delle vacche
come voi ben sapete
punto.
duepunti:
questa moneta servono
questa moneta servono a che voi vi consolate dei dispiacere che avreta
perche' dovete lasciare nostro nipote
che gli zii
che siamo noi medesimi di persona
vi mandano questo perche' il giovanotto e' uno studente che studia
che si deve prendere una laura
che deve tenere la testa al solito posto cioe' sul collo
punto.
puntoevirgola;
punto.
puntoevirgola;

salutandovi indistintamente

i fratelli Caponi (che siamo noi)


nella foto: Giampiero Fiorani

iZ

27 agosto 2005

No al Fazismo


Beppe Grillo pubblichera' una pagina su un quotidiano nazionale per chiedere le dimissioni di Fazio con l'aiuto di tutti

APPELLO DEL BLOG BEPPEGRILLO.IT


E’ trascorso un mese da quando i giornali hanno pubblicato le telefonate fra il governatore della Banca d’Italia e alcuni protagonisti italiani della scalata alla Banca Antonveneta. E’ trascorso un mese da quando la comunità internazionale ha avuto, dalla viva voce del governatore, la prova che in Italia il capitalismo, il mercato, la libera concorrenza sono finti.

L’”arbitro” Antonio Fazio gioca con una delle squadre in campo, la Banca Popolare Italiana di Lodi. L’altra, il ABN Amro, non ha santi in paradiso, dunque ha perso la partita prima ancora di giocarla. L’”arbitro” Fazio (con la collaborazione della sua signora) coccola il lodigiano Gianpiero Fiorani, lo invita in Bankitalia (“passando dal retro”), cestina i rapporti negativi dei suoi stessi ispettori interni sul suo amichetto “lumbard”. Lo stesso sospetto aleggia su altre scalate, da quella dell’Unipol alla Bnl a quella dei “furbetti del quartierino” Ricucci & C. alla Rcs-Corriere della sera.

Dietro il paravento di un’anacronistica e sciovinistica difesa dell’”italianità” delle banche, Fazio ha reso ridicola e inaffidabile l’Italia agli occhi del mondo. Finchè resterà in servizio un “arbitro” così, nessuno verrà più a investire in Italia. Ma intanto un bel pezzo del governo difende Fazio & C. Un bel pezzo dell’opposizione balbetta e si barcamena. Centinaia di imprenditori e banchieri sempre pronti a spiegarci il libero mercato tacciono, con le lodevoli eccezioni del presidente di Confindustria Luca di Montezemolo e pochi altri.

Il premier Silvio Berlusconi annuncia una legge per impedire le intercettazioni per i reati finanziari e mandare in galera i giornalisti che pubblicano quelle già fatte. Fazio è ancora al suo posto e non ha alcuna intenzione di andarsene. Anzi, chiede un’ispezione interna contro gli ispettori di Bankitalia che han fatto il loro dovere, opponendosi alle sue manovre e dicendo la verità ai magistrati.

Il blog beppegrillo.it, a nome di migliaia di cittadini, con un atto di democrazia diretta autofinanziato, chiede al governatore Fazio di andarsene a casa. Un uomo così mediocre non può e non deve più ricoprire un incarico così cruciale. La smetta di screditare, con la sua presenza alla Banca d’Italia, l’Italia e gli italiani.

Il conto corrente per la lettera sulle dimissioni di Fazio da pubblicare su un quotidiano è il seguente, le offerte sono libere:

Beppe Grillo ABI 05018 – CAB 12100 - c/c 116276 - CIN B - BANCA POPOLARE ETICA - causale: Fazio.

20 agosto 2005

L'erba del PiCcino


04/08/2005
Antiproibizionisti a sostegno della candidatura di Bertinotti
La nostra società è attraversata da pulsioni e tendenze autoritarie che scaturiscono dall'intreccio tra politiche neoliberiste, guerre e terrorismi infiniti.
Il risultato visibile è la progressiva restrizione degli spazi della democrazia e della società civile.

Scenario che coinvolge tutti i cittadini. Tra questi vi sono, in questo paese, milioni di consumatori di sostanze stupefacenti, che subiscono già normalmente "l'arresto" dei diritti e delle garanzie ad opera delle politiche della zero tolleranza, traduzione pratica della guerra sociale contro la povertà. E sono decenni che in Italia, come nel resto del mondo, assistiamo ad una guerra alla droga senza risultati, una guerra ai consumatori che genera un aumento delle malattie, sofferenze, morte e dispendio di risorse che potrebbero essere utilizzate in maniera differente.

La storia di Giuseppe Ales è esemplare nella sua drammaticità: 23 anni, arrestato per due germogli di Marijuana e sbattuto in prima pagina come mafioso nella terra di Provenzano; si è suicidato per la vergogna prima che si tenesse il processo per direttissima.

E' uno dei tanti frutti nefasti della legge vigente e dalla quale Fini e Giovanardi ripartono per proporre un ulteriore giro di vite, reintroducendo la dose minima giornaliera e la punibilità penale del consumo, in disprezzo della volontà popolare espressa nel referendum del ‘93 e marginalizzando i servizi pubblici sulle dipendenze a vantaggio di poche e ormai note comunità private.

Proibizionismo e società dei consumi di massa camminano assieme alle mafie e l'incremento della diffusione delle sostanze legali o illegali, il loro modificarsi, è strettamente legato a questo intreccio. Sbaglia però chi pensa che per creare responsabilità e crescita degli individui sia utile punire i comportamenti: consumare una sostanza, giusto o sbagliato che sia, non può essere reato!

Riteniamo che il progetto di una Sinistra Europea, pacifista, antiliberista che combatte le mafie globali passi anche per un'ipotesi antiproibizionista della legislazione, in stretto contatto con i movimenti che rivendicano nuovi diritti di cittadinanza e sono in cammino verso una collettiva liberazione.

Siamo convinti che sia indilazionabile un diverso percorso politico in materia, che tenga conto delle buone pratiche, delle proposte depositate in parlamento e dei pronunciamenti che provengono dal Parlamento europeo come la Direttiva Catania.

E' urgente la decriminalizzazione del consumo di tutte le sostanze e della coltivazione di cannabis per uso personale, come lo è avanzare lungo percorsi di legalizzazione differenziata, permettere l'utilizzo terapeutico, consolidare ed innovare profondamente la rete del servizio pubblico dalla prevenzione della riduzione del danno, riconoscere ai consumatori una voce che non hanno mai avuto nello spazio della politica.

Per questo noi consumatori, operatori, amministratori e cittadini abbiamo deciso di costituire un comitato antiproibizionista a sostegno della candidatura di Fausto Bertinotti alle primarie.

Prime firme:
Daniele Farina Leoncavallo; Valerio Monteventi Consigliere Comunale Bologna; Laura Tartarini Consigliere comunale Genova; Stefano Carboni operatore sociale e progettista, Lila Livorno; Alessandro Buccolieri (Mefisto) Million Marijuana March Italia; Marina Impallomeni giornalista; Paolo La Marca project manager Lila cedius; Andrea Tesini assistente sociale Ser. t Bologna; Beatrice Bassini psicologa ser. t Bologna; Giorgio Mariotti Operatore di strada Perugia; Emiliano Stefanini Consigliere comunale Allumiere (Rm); Biosfera Crew Milano; Avv. Luca Ceccarelli Consigliere comunale Campello sul Clitunno (Pg); Pietrougo Bertolino Referente per la Riduzione del danno Lila Genova; Hemporium Roma; Cecco Bellosi coordinatore Comunità il Gabbiano; Toy
Ranchetti operatore sociale Lila; Luca Stellati Regionale toscano Prc

Per aderire: piobbico@hotmail. com

19 agosto 2005

Ottonovedue Ottonovedue


Ci risiamo. La solita truffa ai danni dei piu' deboli e dei piu' distratti. Infatti il nuovo servizio a pagamento per la ricerca di numeri di telefono che va a sostituire il vecchio 12 ed il piu' recente 412 (che da ottobre scomparira') sembra proprio studiato per benino.
Innanzitutto dalla pubblicita' non si capisce che il servizio e' a pagamento (anzi a dire il vero i primi tempi non si capiva nemmeno che tipo di servizio fosse), poi solito tormentone facile facile che si insinua nel cervello ed infine la coppia di Japinidi che basterebbero per eliminare definitivamente ogni traccia dei "creativi" che hanno partorito quest'idea.
Infine eccovi le tariffe:
da Telecom Italia e altre reti fisse
12 centesimi di Euro alla risposta + 3 centesimi di Euro al secondo
ovvero 5,52 Euro per una telefonata di tre minuti
da Telecom Mobile
15,49 centesimi di Euro alla risposta + 3,1 centesimi di Euro al secondo
ovvero 5,73 Euro per una telefonata di tre minuti
da Vodafone Mobile
15,49 centesimi di Euro alla risposta + 4,16 centesimi di Euro al secondo
ovvero 7,64 Euro per una telefonata di tre minuti
da Wind Mobile
15 centesimi di Euro alla risposta + 3,1 centesimi di Euro al secondo
ovvero 5,73 Euro per una telefonata di tre minuti

Inutile dire che se il numero che cercate non e' nell'elenco cartaceo gli operatori non saranno in grado di aiutarvi (ma allora che servizio e'?)
Naturalmente i piu' colpiti sono chi non ha internet, dove si trovano facilmente e gratuitamente gli stessi servizi ma gratuiti, e chi e' un po' distratto e/o non riesce a leggere la sottile riga di testo che avverte dei costi (e che su televisioni piccole e totalmente illeggibile).
Quelli piu' informati o piu' accorti riusciranno a permettersi una vacanza esclusiva o un collier di diamanti o la casa dei sogni...

Evitate gente, evitate
iZ

UK vs Brasile 1-0

da EuroNews
Omicidio dell'elettricista brasiliano: Scotland Yard nella bufera
L'uccisione dell'elettricista brasiliano da parte dei poliziotti che lo avevano erroneamente scambiato per un kamikaze rischia di diventare una delle peggiori pagine della storia di Scotland Yard. Ad alimentare le proteste sono i particolari della dinamica del fatto e il tentativo da parte della polizia di aver posto resistenza alle indagini della Indipendent Police Complaints Commission, come ha dichiarato il capo della commissione. La dichiarazione sta sollevando grosse polemiche attorno alle forze dell'ordine, messe sotto pressione da un'opinione pubblica che chiede chiarimenti sul suo operato. La versione della polizia e quella che sta emergendo grazie a testimonianze oculari sono profondamente diverse. Secondo quanto riportato da un organo di stampa locale, quel 22 luglio Charles de Menezes non indossava alcuna giacca pesante. Non correva, era entrato con calma nella metropolitana. Pedinato da giorni, sarebbe stato immobilizzato prima di essere colpito a freddo con otto proiettili.

18 agosto 2005

La posizione della missionaria

No, non e' il titolo di una guida dedicata al sesso creativo ma uno di quei titoli che adesso fanno tendenza, un po doppio senso, nel senso cattivo pero'. Tipo "Il Pastore Tedesco" riferito a ratzinger per intenderci. Il libro in questione e' di Christopher Hitchens (MinimumFax, Roma 1997) ed affronta un argomento che sicuramente destera' scalpore e che mette in discussione la vita e le scelte di Madre Teresa di Calcutta. Uscì in Italia nel 1997, ci fu un susseguirsi di richieste da parte delle librerie e si ricorse immediatamente a una ristampa, ancor prima della presentazione ufficiale. Da subito, e nettamente, gli ambienti vicini alla suora e le centinaia di migliaia di suoi devoti ne presero le distanze. Malgrado tutto, però, il 5 settembre gli scaffali vennero inondati dal libretto (126 pagine), ma - ahimè - proprio quel giorno Madre Teresa morì. Nel giro di una settimana le librerie si premurarono di rispedire il testo alla casa editrice per sostituirlo con più consoni, e più costosi, ritratti fotografici. L'analisi, non benevola, che si fa della vita della missionaria è suffragata da testimonianze, documenti, interviste a medici e infermiere che hanno lavorato a stretto contatto con la suora. Informazioni spiacevoli, ma documentate. Si racconta di come la suora nei suoi ospedali e centri d'accoglienza pretendesse il rigore più stretto. Niente poltrone e niente materassi, solo tavole di legno e coperte. Niente antibiotici o analgesici, solo aspirine, perché il dolore avvicina a Dio, perché Gesù sulla croce ha sofferto, perché chi sta male si guadagna il paradiso. Una filosofia di vita, una forma di fede che sfiora il fanatismo, condivisibile o no, ma che stride con altre informazioni: quando Madre Teresa ha avuto bisogno di cure, si dice nel libro, si è rivolta alle migliori cliniche hollywoodiane, ben lontane dagli standard spartani dei suoi ospedali a Calcutta. Non solo: gli ordini dati a medici e infermiere erano chiari, quelle persone erano comunque destinate a soffrire e dunque a unirsi a Dio visto che lui li aveva chiamati a sé attraverso la malattia, dunque le siringhe non si buttavano, si riutilizzavano, al massimo si sciacquavano sotto l'acqua (rigorosamente fredda) e si gettavano solo quando l'ago si spezzava. Molte delle infermiere che hanno lavorato con lei, racconta Hitchens, hanno abbandonato la missione perché non sopportavano più di veder soffrire i malati sapendo che c'era un modo per evitarlo. Se ne curiamo uno, rispondeva Madre Teresa, tutti pretenderanno lo stesso trattamento. Quando alcune sorelle romane ricevettero in dono per il loro centro accoglienza decine e decine di tonnellate di pomodori, dopo averne consumati di freschi, decisero di farne conserva per non rischiare che andassero a male. Madre Teresa impose che tutte le bottigliette di salsa venissero buttate, dalla prima all'ultima, poiché rappresentavano un segno di sfiducia nella provvidenza divina. Un libro da leggere e rileggere, magari da confrontare con altre biografie più "autorizzate", un testo che sicuramente fa riflettere e ancor più discutere. Infatti, ogni atto che ha riguardato la missionaria è stato oggetto di polemica. Compresa l'assegnazione del Nobel per la pace nel 1979. Resta comunque la domanda: chi era davvero Madre Teresa?

16 agosto 2005

Fotoarticolo #1

iZ

06 agosto 2005

THE BLAIR WESTERN PROJECT

L'Occidente è il miglior esempio di civilizzazione.
L'Inghilterra è l'emblema dei paesi democratici.
Blair è un uomo di sinistra.
La Mafia non esiste.
La masturbazione fa diventare ciechi.
I Comunisti mangiano i bambini.
Ah dimenticavo…. Io sono Elvis.


IlDissennato

05 agosto 2005

Mare Nostrum Tour

prossime proiezioni

10 agosto San Michele Salentino (Brindisi)
2 settembre Palermo Rassegna Kall's art (Comune di Palermo) Chiesa S. Maria dello Spasimo
9 settembre Torino Festa regionale di Liberazione
21 settembre Comune di Borgo San Lorenzo ( Firenze )

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video intervista all'autore del documentario

04 agosto 2005

AI CON(FINI) DELLA LEALTA'

NOTIZIA ANS(i)A
"AFGHANISTAN: FINI, CONFERMO CHE ANCHE L'ITALIA E' A RISCHIO
»DECALOGO INTERNAZIONALE DELLE POLIZIE, UCCIDERE SOSPETTI ATTENTATORI
ROMA - ''Se ci sottraessimo alle responsabilita' prese soltanto per timore verremmo meno al dovere contratto con i governi e con le popolazioni'', e questo impegno vale sia per l' Afghanistan che per l' Iraq. Ecco il cuore del messaggio che il vicepremier e ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, ha portato oggi a Kabul proprio nella giornata in cui il comando dell' Isaf (International Security Assistence Force) e' passato nella mani dell' Italia che guidera' per nove mesi il contingente multinazionale di quasi diecimila uomini in una delle fasi piu' delicate per il nuovo Afghanistan.
Il prossimo 18 novembre, infatti, si vota per le prime elezioni politiche e il Paese, non ancora del tutto stabilizzato, mostra una crescente inquietudine, come confermano anche fonti dell' intelligence italiana presenti nel Paese che non nascondono come le prossime settimane si presentino ad ''alto rischio'' attentati. Ma il titolare della Farnesina e' giunto a Kabul con le idee chiare, ufficializzando anche un leggero aumento dei militari italiani nel Paese che passeranno dagli attuali 1900 ad almeno 2140 proprio per gestire al meglio la complessa fase pre-elettorale."

WIlDissenso

03 agosto 2005

Fazio Come Mi Pare

Tonino il consumismo è il profumo della vita…
No, ... il capitalismo è il profumo della vita…
Ah l'ottimismo, l'ottimismo… Ecco…l'ottimismo è il profumo…
Non preoccuparti Tonino andrà bene anche a te, la legge è uguale per tutti … Voi.


AntonDissenso

02 agosto 2005

AutoBush



Bush si è definitivamente assicurato L'ONU fino al 2007; ha imposto Pinocchio come
Ambasciatore, garantendosi la prossima guerra.
Ma come quale guerra?
La guerra agli indiani; questi Fottuti Pellerossa, che sono nemici della democrazia, pare stiano costruendo la freccia atomica.

GeronimoDissenso

Ragusa, antirazzisti occupano CPT

Ragusa
1 agosto 2005
Circa cinquanta partecipanti del campeggio della Rete antirazzista siciliana stanno occupando dalle 13 il Centri di detenzione per migranti di via Colajanni a Ragusa.
IIn mattinata si è svolta un' ispezione nel Cpt di Katia Belillo del Pdci, al termine della quale i manifestanti che stavano svolgendo un presidio antirazzista davanti al lager hanno approfittatto per entrare nel cortile d'ingresso.
"Atmosfera molto tesa anche se fino ad ora non si sono verificati incidenti con le forze di polizia", raccontano dal Centro

01 agosto 2005

Hot Phone







Ciao, maschione!
sono Scatizza che con una predica te lo rizza.
Il mio motto è: Oral et Labora!
Chiamami al 666, ti aspetto.






IlGaySenso

"Il valore della virilità"

Che sia un vescovo a pronunciare queste parole stupisce
Stupiti anche voi? Allora eccovene altre:

La femminilizzazione della societa'
e poi
Mollezza e cedimento tipico delle donne

Bene, anzi male. No, non sono impazzito, ne tantomeno ho estrapolato queste frasi da un discorso piu' ampio in maniera anche un po' faziosa per screditare l'immagine di cotanto vescovo o per fare soliti discorsi anticlericali.
No, il vescovo in questione e' quello di Pistoia tale Simone Scatizzi che gia' dal nome sembra uscito da una gag di Guzzanti e, a leggere le dichiarazioni complete, queste cose le ha dette seriamente assicurandosi cosi' la partecipazione al prossimo festival dell'Antica Sottocultura Maschilista.
La prima frase l'ha vomitata a proposito della tolleranza sociale nei confronti dei gay che non solo sono ammessi in tutte le attivita' lavorative ma ai quali adesso si pensa di dare la possibilita' di contrarre un legame simile al matrimonio, cio' "offende la virilita".
La seconda sempre a proposito dei gay e del fatto che stanno contribuendo ad una vera e propria degenerazione della societa', la sua "femminizzazione".
La terza mettendo in guardia i maschi italiani dal pericolo in cui incorrono in questa societa' cosi' femminilizzata ed ai propri figli maschi cosi' vicini ai sentimenti femminili da correre il rischio di perdere fiducia nel loro essere maschi e quindi cedere alla "mollezza e al cedimento tipico delle donne".
Un icubo
Meno male che mons. Soddu (Scatizzi, mi chiamo Scatizzi),ah, si mi scusi, meno male che mons. Piddu ci ha avvertiti, forse il nostro caro amico Mario Scafroglia e' rimasto vittima di questa femminilizzazione e adesso giace chissa' dove in preda a mollezze e cedimenti tipici delle donne, Che brutta fine..........

iZ

Prodi Kamikaze





Pare che Prodi aizzi i fanatici; gira voce che si stia imbottendo di mortadella dinamitarda e che sia pronto a sacrificarsi per la causa.
Quale causa?
Far capire a Rutelli che la Margherita sta col centro-sinistra, ma, si sa, Francesco
È coerente, sarà impresa ardua, aspettiamoci il peggio.



IlDisse(sto)