09 ottobre 2007

AGRIGENTO. PROCESSO 7 PESCATORI TUNISINI

Oggi, 9 ottobre, il tribunale di Agrigento ha sciolto il riserbo sulla

richiesta, avanzata dalla procura, di contestazione di nuovi reati ai 7

pescatori tunisini che dallo scorso agosto scorso si trovano sotto

processo ad Agrigento con l´accusa di favoreggiamento all´immigrazione

clandestina per avere salvato a largo di Lampedusa 44 naufraghi.

Le ipotesi riguardavano minaccia e violenza a nave da guerra (ex art.

1100 cod. nav.) e resistenza a pubblico ufficiale (ex art. 337 c.p.).

Il collegio giudicante si è pronunciato con voto disgiunto segreto a

favore della tesi difensiva che si è opposta alla richiesta di nuove

contestazioni, ritenendo la richiesta del PM lesiva del diritto di

difesa degli imputati.

Un altro successo del collegio difensivo; un altro colpo al castello

accusatorio delle forze dell´ordine invischiate nella vicenda che

vorrebbero a tutti i costi vedere puniti i 7 pescatori per aver tratto

in salvo la vita di migranti, molti dei quali ad oggi hanno ottenuto il

riconoscimento di rifugiati politici, nel quadro di quella politica di

sedicente sicurezza e sorveglianza che ha come "effetti collaterali"

centinaia di morti nel Mediterraneo. La vita di uomini africani ed

asiatici vale meno di quella degli europei, che dormono sogni

tranquilli grazie ai pattugliamenti Frontex e gli accordi di

riammissione.

Enrico Montalbano e Germana Graceffo

Rete Antirazzista Siciliana

Nessun commento: