28 febbraio 2006

Questione Di Feeling

"Il mio rapporto con il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi non e' personale, ma e' strategico". (G.W.Bush)

I ragazzi sono molto generosi nell'elargirsi vicendevolmente consigli: Silvietto, navigato stratega della comunicazione, probabilmente suggerisce come paracularsi i telespettatori (che una volta furono popolo) attraverso la tattica del sorriso accattivante e l'uso martellante di poche, violente e ripetute parole d'effetto, mentre Mr Bombarda gli svela il segreto per vincere le elezioni una seconda volta, pur avendo enormi armadi pieni di scheletri.

O viceversa?

I ragazzi sono così simbiotici e complementari che il dubbio mi attanaglia……

…che siano una duplice propaggine di un Uno?

>

IlDisgiunto

27 febbraio 2006

Ti Fazio Propaganda

Nessuno parla più del vecchio Tony, lo stanno già dimenticando, ma io no, non dimentico mai i "patrioti".

Dove sei finito Tony?

Chissà chi voterai Tony.....

Io un'idea l'avrei.... Perché non ti candidi Tony?

Hai tutti i requisiti: sei un accanito difensore dell'italica finanza, sei timorato di Dio ed anche dell' Opus Dei, ma soprattutto, e questo è quel che conta di più, Tony, sei indagato dalla magistratura. Non hai nulla da invidiare alla lunga schiera di eroi perseguitati dai giudici, che, molto democraticamente si è sparpagliata sì a destra come a manca.

Faccio un appello, dunque, affinché sia dato a quest'uomo ciò che gli spetta, proprio come gli altri, la possibilità di una nuova poltrona, del resto un protagonista come Tony non può mettersi a fare la comparsa, non scherziamo, e semmai i posti fossero già tutti occupati, non c'è che un'unica soluzione: Il Quirinale

Non avere preoccupazioni Tony, un posto da qualche parte te lo troviamo, c'è chi ti pensa.


IlDisconosciuto


COMINCIAMO BENE



GIUGNO 2006
Un arzillo vecchiettino si presenta all'ingresso di Palazzo Chigi echiede all'uscieredi poter parlare personalmente col Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Gentilmente l'usciere gli risponde:- Ma come signore, non lo sa? Berlusconi ha perso le elezioni, non è più allaPresidenza del Consiglio, dunque se vuole parlargli deve andare a cercarload Arcore!
Il vecchietto allora se ne va. Il giorno seguente però il vecchiettosi ripresenta all'ingresso di Palazzo Chigi chiedendo di parlare col PresidenteSilvio Berlusconi.
Sempre lo stesso usciere un po' stupito ancora una voltagli risponde:- Guardi buon uomo che il signor Berlusconi ha perso le elezioni, non èpiù il Presidente del Consiglio, deve andare a cercarlo ad Arcore! Ilvecchiettotorna a casa.
La mattina seguente si verifica ancora la stessa scenaall'ingressodi Palazzo Chigi, il vecchietto chiede:- Devo vedere il presidente Berlusconi!
L'usciere, questa volta un po' spazientito risponde:- Non l'ha ancora capito??? BERLUSCONI HA PERSO LE ELEZIONI!! NON E' PIU' ILPRESIDENTE! Non si trova più a Palazzo Chigi, ma a casa sua ad Arcore!!!
Allora il vecchietto risponde:- Mi perdoni, sa, certo che l'ho capito, è solo che mi piace cosìtanto sentirlodire...

...(((ge)))...

26 febbraio 2006

......NON UNA RIGA


8 Marzo 1908
le dipendenti dell'industria tessile Cotton, New York, bruciano vive chiuse a chiave nello stabilimento

24 febbraio 2006
le schiave dello stabilimento tessile KTS Textile Mills(Bangladesh) bruciano vive chiuse a chiave nella fabbrica

Nelle prime pagine dei principali quotidiani nazionali, compresi i paladini della legalità, non una riga


Notizia poco interessante o necessità di non turbare la coscienza dei consumatori del nord ? ma per chi stavano lavorando e per chi sono morte? Ci riguarda forse?

"L'ultimo bilancio parla di 65 morti e 88 feriti, ma il macabro conto può essere destinato a salire visto che sotto le macerie della fabbrica tessile della di Chittagong, nella zona centrale di Bangladesh, sono rimaste intrappolate la maggior parte delle operaie e degli operai (sembra circa 500 dipendenti) che stavano lavorando, in quel momento, nell'impresa di proprietà della K.T.S Textile Mills. Le prime ipotesi attribuiscono allo scoppio di un radiatore la causa dell'incendio e della sua diffusione. La prima vera e sconcertante certezza pare essere che le lavoratrici e i lavoratori non siano potuti fuggire dalla porta o porte principali perché le stesse erano state bloccate dal proprietario. La morte, secondo le prime testimonianze, è stata terribile anche perché - per sfuggire alle fiamme - c'è chi si è buttato dalle finestre, dai piani più alti. Inoltre, i primi soccorritori e i medici del locale ospedale hanno riferito che molte persone, tra gli 88 feriti, versano in gravissime condizioni di salute e non si sa se ce la faranno a sopravvivere".
Maurizio Galvani, Il Manifesto del 25 febbraio 2006
(segnalato da www.icareancora.it centro formazione e ricerca don Milani)

Ge

... e liberaci dal marxismo, Amen


A Sciacca, in provincia di Agrigento, in confessionale si puo' "riparare" anche ai peccati politici.
Sara' una lunga fila?

iZ

25 febbraio 2006

IL POTERE COLTIVA L'OBLIO



LA LEGGE ACERBO

1 LUGLIO 1923- salito al potere, Mussolini fa elaborare dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Giacomo Acerbo un disegno di legge. Scoppia rovente nell’opposizione la polemica per questa riforma elettorale. La legge acerbo introduce il sistema del premio di maggioranza che consentià in seguito a Mussolini di fare il dittatore. La legge prevede l’adozione del sistema maggioritario all’interno di un collegio unico nazionale. Chi prende più voti prede i due terzi dei seggi (365) mentre i restanti (179) su base proporzionale vanno alle liste rimaste in minoranza.
La legge viene approvata dal parlamento.
Alle elezioni del 6 aprile 1924il Listone Mussolini prese il 64,9% dei voti ed elesse 375 deputati (il premio di maggioranza era scattato, come prevedibile, per il PNF) mentre le opposizioni di centrosinistra ottennero solo 161 seggi, nonostante al Nord fossero in maggioranza con 1.317.117 voti contro i 1.194.829 del Listone.



Legge elettorale 2005

Sistema proporzionale con premio di maggioranza. Con la nuova legge vengono aboliti i collegi uninominali, con cui venivano eletti i 3/4 del Parlamento, e viene introdotto il sistema proporzionale con premio di maggioranza, che garantisce il raggiungimento di 340 deputati. All'opposizione restano 277 seggi. Poi ci sono da conteggiare i 12 seggi della circoscrizione Esteri. I candidati saranno presentati in liste bloccate, sulla base delle circoscrizioni. Non ci sono le preferenze, volute in un primo momento dall'Udc con un emendamento, poi ritirato. Con questo sistema lo scorporo va in soffitta.

Commento di Giovanni Sartori

“….disapprovo molto che sia soltanto una riforma «salva Berlusconi», e cioè concepita soltanto nell’interesse suo e dei suoi di vincere le elezioni. Come purtroppo è (…) il veleno del progetto del Polo sta nella sua coda, nella sua aggiunta, e cioè nel premio di maggioranza. Premetto che il premio di maggioranza è sempre un elemento distorcente. Il proporzionalismo che funziona deve essere, per così dire, pulito, come è, per esempio, in Germania e in Spagna (…)il premio di maggioranza congegnato dal Polo è davvero una truffa…”
(editoriale corriere della sera del 16 settembre 2005)


Ge

24 febbraio 2006

21 febbraio 2006

Arie Di Casa Mia

E' un dato di fatto, ci siamo abituati ai cattivi odori.

Il passo successivo, dunque, adesso, sarebbe la catalogazione; in ciascuno dei Pupazzi in mostra nello scenario attuale, infatti, possiamo distinguere una diversa tipologia di peto, sia per "sonorità" che per "olezzo", accomunate tutte dallo stesso archetipo filosofico: l'Aerofagia al Potere (o, volendo, il Potere dell'Aerofagia).

Non è quello che si può dire un lavoretto facile facile, perché la confusione ne mescola "suoni e odori", il percorso è tortuoso e il passo deve essere svelto, insomma occorre rompere il caos.

Tutto sommato i Pupazzi, pur nella loro diversità, sono sempre Pupazzi, non scordiamocelo.

Certo, c'è il Pupazzo che al momento è più Pupazzo degli altri, c'è chi ha fatto solo una Pupazzata, c'è chi si impegna a diventarlo, ma tutti comunque hanno l'anima di pezza.

Il pupazzo per essere di moda oggi deve avere una morale forte: deve credere in Dio (che adesso i Porporopupazzi chiamano ufficialmente Amore per renderlo più competitivo e aperto degli altri), cantare l'inno sotto la doccia, mangiare pane e patria, farsi una famiglia possibilmente numerosa (non importa se poi vai a trans, intanto procrea), difendere i propri valori (la mafia, la corruzione, la sopraffazione ecc ecc), proporre santi e martiri, ma, ciò che veramente conta, come già detto, è saper scoreggiare, e tanto.

Le scoregge hanno un effetto mediatico di proporzioni incalcolabili.

Togliendo lo Scoreggione più talentuoso, il cui elenco enciclopedico meriterebbe una monografia a parte, abbiamo avuto molti esempi negli ultimi tempi di scoregge d'autore:

Le scoregge sull'alta finanza, le scoregge sull'alta velocità, le scoregge sul gas (e qui è tutto dire: gas sparato sul gas… un suicidio, praticamente), l'enorme scoreggia sulla droga (la cui puzza è talmente devastante che non basta accenderti uno spino di super skunk per coprirne il fetore).

Questi sono solo alcuni esempi di come stia trionfando la Scuola del Peto.

Una Scuola che non fa distinzioni di orientamento (eccetto per propaganda), tutti possono aderirvi, basta petare disinvoltamente.

Il protendere il corpo, affinché l'atto emissivo sia più sollecitato, verso destra piuttosto che sinistra, non è per distinzione ideologica ma puramente per il mantenimento di un ordine sociale, per un controllo facilmente gestibile, una disciplina delle puzze, un modo per monitorare la tolleranza al fetido; c'è chi è allergico al peto destro e tollera perfettamente il sinistro e viceversa, cosicché le due tipologie, pur convivendo, si odino vicendevolmente, e tutto in nome della Petodemocrazia.

Ovviamente con l'approssimarsi delle elezioni-eruzioni, il concerto analorale giunge al suo apice e il popolo in trance caotico-olfattiva, trascinato da un istinto autolesionista, si ritrova l'ennesima scheda fra le mani, le cui scelte coatte lo spingono miseramente alla coprofagia istituzionalizzata, senza nemmeno avere la possibilità su quella stessa scheda dell'opzione: Nessuno di questi candidati

Insomma, mai come in questo periodo storico, che potremmo benissimo definire l'Età del Peto, assume un profondo significato la massima popolare per la quale la vita infondo è solo una questione di culo.


DissentericoDissenso

20 febbraio 2006

SALVIAMO LA COSTITUZIONE


Ciao a tutti…..qualche giorno fa sono state depositate alla Corte di Cassazione 830.987 firme per richiedere il referendum sulla legge che stravolge la nostra costituzione……tutti i media mettono in evidenza l’aspetto della “devolution”….si sente sempre parlare di “riforma della devolution”….si tace invece sull’aspetto più insidioso della riforma…quello che davvero ci deve SPAVENTARE….o meglio….quello che ci deve fare arrabbiare…
Riporto di seguito l’opinione di Lorena Carlassare, una professoressa di dritto costituzionale, sulla riforma


Professoressa, ci aiuti a capire: cosa c’è di così scandaloso in questa riforma?
“Dunque, innanzitutto, questo progetto ha lo scopo di eliminare ogni vincolo, ogni regola per fare una abbuffata di potere. Rompe il principio fondamentale che sta alla base del costituzionalismo e ne è quasi l’essenza, il principio cioè del ‘potere che limita il potere’. Il premier diventa padrone assoluto della politica, del Parlamento, di tutto. Può chiedere e ottenere lo scioglimento della Camera dei deputati sotto la sua insindacabile responsabilità. Il capo dello Stato viene privato di una serie di decisioni molto importanti, non può più intervenire nella designazione del capo del governo chiedendo alla maggioranza in Parlamento di esprimere il presidente del Consiglio che vuole. Non decide più per esempio quando le elezioni anticipate siano necessarie. Insomma, perde la sua funzione di controllo e di garante”.

Un premierato assoluto senza neppure i limiti previsti nelle repubbliche presidenziali, è così?
“In poche parole è esaltazione della persona del premier. La nostra è una forma di governo parlamentare. L’equilibrio tra i poteri è garantito dal fatto che c’è una responsabilità politica. Se la maggioranza non è contenta del governo, può mandarlo a casa. Questo progetto di riforma insiste sulla responsabilità del premier. Ma responsabile verso chi? L’intento evidente è quello di neutralizzare la funzione politica della mozione di sfiducia. Ma non si può trascurare il fatto che se il premier cade, si va a votare perché cadono tutti. E in questo gioco c’è un sottile ricatto: chi vorrà andare a casa per far cadere il premier? Con la riforma il premier sarebbe senza limiti di potere. Non ha limiti interni, nel Consiglio dei Ministri e nemmeno esterni”.


(tratto da : intervista a L. Carlassare di O. Piscitelli, 17-06-2004, pubblicata sul sito www.libertàegiustizia.it)

Ge

19 febbraio 2006

off line


iZ's OffLine

16 febbraio 2006

Hurrya (Libertà)

Mi chiamo Enrico Montalbano sono un videomaker e un attivista della Rete Antirazzista Siciliana. Ho realizzato, nel 2005, in collaborazione con l’Osservatorio Migranti di Agrigento, un documentario incentrato sulle vicende che hanno caratterizzato il fenomeno immigrazione in Sicilia. “Hurrya”, questo il titolo, dura 80 minuti e ripercorre otto anni di lotte antirazziste, proponendo immagini e contenuti inediti di una realtà a molti sconosciuta. La nascita dei CPT siciliani (ben cinque nella nostra isola!), gli sbarchi, la storia di un naufragio, il ritrovamento in alcuni cimiteri siciliani di tombe senza nome, la vicenda Cap Anamur (la nave umanitaria che nel 2004 salvò 37 profughi nel Mar Mediterraneo), le deportazioni da Lampedusa verso la Libia, i racconti di attivisti, di avvocati, di giuristi e degli stessi immigrati.

Il documentario, lo scorso anno, è stato proiettato in alcune città e piccoli comuni italiani (tra centri sociali, associazioni, scuole e spazi pubblici), all’interno di iniziative concernenti questo tema, riscotendo tra il pubblico, anche non politicizzato, molto interesse.

Credo sia utile, dopo una breve pausa, riprendere la programmazione del film, in un momento particolarmente importante e delicato come quello elettorale, per contribuire ad accrescere l’interesse e la sensibilità politica verso queste tematiche, e per far conoscere e ribadire, quanto sconsiderate siano state le scelte elaborate nel passato dal centro sinistra, e quanto razziste e crudeli siano state quelle prodotte e poste in essere dalle destre.

Mi piace pensare al mio film come pura controinformazione!

In collaborazione con l’Osservatorio Migranti di Agrigento si vuole organizzare un tour del documentario, da realizzarsi durante il mese di marzo. Pertanto si chiede a tutti i soggetti interessati una possibile programmazione da inserire nelle proprie attività politico-culturali.

Io stesso viaggerò col documentario e data l’ampiezza del tour, che mi terrà impegnato tutto il mese di marzo, chiedo un rimborso spese comprendente il biglietto del treno (gli itinerari saranno stabiliti quando sapremo il percorso che faremo) e un contributo per la proiezione.

Se siete interessati a fissare una data nella vostra città, e per tutti i dettagli, contattateci ai seguenti recapiti:
cell. 338-1892059 badpainting@katamail.com
cell. 380-3343671

Enrico Montalbano

15 febbraio 2006

Ma tu... a cu apparteni?

Questa e' una di quelle classiche domande che in sicilia si facevano/fanno quando qualcuno incontra qualcun altro e serve a farsi un'idea di chi si ha di fronte, capirne appunto l'appartenenza... a chi appartieni, di chi sei figlio... figlioccio.
Impressionante quante volte nel film/documentario "La mafia e' bianca" (che vi consiglio caldamente di vedere) si ripropone la frase, diretta al giornalista che conduce l'inchiesta, "Ma io che ne so chi e' lei? Un polizziotto? Un giudice?". Quasi tutti gli intervistati, messi alle strette dalle domande dell'autore del documentario, chiudono le loro scarne dichiarazioni con quella frase, funzionari, portaborse, imprenditori, fin'anche un prelato.

"A cu appartennu" i vari giornalisti(?) che in questi giorni hanno ospitato il piccolo (di statura) Gesu' di Arcore?
Ci viene in aiuto il solito Marco Travaglio
  • Bruno Vespa - scrive su Panorama ed e' autore Mondadori
  • Maria Latella - direttrice di Anna, autrice sul Corriere, intervistatrice ufficiale di Veronica di Nazareth
  • Augusto Minzolini - La Stampa e Panorama
  • Mario Orfeo - direttore del Mattino edito da Caltagirone, suocero di Casini
dei direttori inutile parlarne
  • Del noce (Rai1) - deputato di Forza Italia
  • Ferrario (Rai2) - leghista ex presidente della provincia di Varese
E questo per citare soltanto il "servizio pubblico"(?)

Non parliamo poi di Mentana, Costanzo, Pivetti, Martelli, Bonolis,...

Insomma tutti al soldo di uno, uno con i soldi per tutti

iZ

08 febbraio 2006

Stati di allucinazione

"La gente deve, inoltre, sapere che Ilaria Alpi e Miran Hrovatin non erano depositari di alcun segreto nelle materie che un giornalismo d'accatto per dodici anni ha invece tentato di propinare. E' falso che i due giornalisti fossero a conoscenza di cose inenarrabili nei campi della cooperazione, del traffico di armi, del trasporto di rifiuti.

I due giornalisti nulla mai hanno saputo e in Somalia, dove si recarono per seguire la partenza del contingente italiano, passarono invece una settimana di vacanze conclusasi tragicamente senza ragioni che non fossero quelle di un atto delinquenziale comune."

Carlo Taormina
Presidente Commissione Parlamentare
d'inchiesta sul caso Alpi/Hrovatin

7 Febbraio, 2006

iZ

01 febbraio 2006

Patrimonio all'italiana

tratto da marcotravaglio.it

iZ