La solita vecchia storia del governo di centro-sinistra che cade perché l’antagonista di turno ritira il suo appoggio alla maggioranza
Con l’amaro in bocca di chi non avrebbe mai voluto assistere allo spettacolo indecente e deprimente degli ultimi giorni, mi trovo a dovere ammettere che nove mesi fa ho commesso un grave errore.
Mi ha colto di sorpresa, lo riconosco, la notizia che il governo veniva di fatto sfiduciato sulla politica estera. In realtà, di sorprendente non c’è proprio nulla, perché era ovvio che la sfiducia sarebbe arrivata: solo una questione di tempo.
L’illusione che il buon senso e un po’ di civico attaccamento alle sorti della nostra travagliata PATRIA (cazzo!!!) potessero prevalere mi ha talmente fuorviato da non farmi riconoscere l’anomalia di quanto stava accadendo sotto gli occhi sempre più passivi di tutti.
Roba da non crederci!
Nove mesi fa, sulla scorta di un bisogno di rinnovamento radicale, ho rotto gli indugi: monsignor Prodi, democristiano al pari di tanti suoi avversari, ha avuto l’avallo del mio voto. Premetto che ho una considerazione del voto che rasenta la “sacralità”. Darlo ad uno piuttosto che ad un altro NON è esattamente la stessa cosa. Eppure, di fronte alla prospettiva di ritrovarmi per altri cinque anni con l’IGNORANTE tra i piedi, mi sono deciso ad accreditare il MOLLACCIONE. Sospettavo già da allora che non gli sarebbe stato facile tenere insieme i pezzi di una coalizione che di unitario ha solo l’odio per il Berlusca, ma immaginavo che la lezione di nove anni prima sarebbe servita da monito agli INTRANSIGENTI DELLA SINISTRA ESTREMA. “A differenza dell’altra volta”ci siamo detti in tanti “il programma è unico e concordato a priori”. TUTTE CAZZATE.
La base di Vicenza, la missione in Afganistan, le insopportabili ingerenze del vaticano avallate dal mellifluo lecchinaggio dei teodem, eccetera eccetera eccetera. Tutte questioni più che note quando questa truppa di incoscienti si è presentata di fronte alla gente e ha candidato la propria ricetta di rilancio nazionale.
CI HANNO PRESO PER IL CULO!!!
Compiacere i capricci del proprio elettorato è un vizietto nazionale duro a morire. D’altro canto senza voti è difficile tenere il culo inchiodato alla sedia. E allora, i nostri coscienziosi governanti hanno dato luogo al più inverosimile e schizofrenico spettacolo politico di cui si abbia memoria. Neanche il più paradossale personaggio gattopardesco avrebbe potuto inventare una strategia mediatica più geniale: CONTESTIAMO SEMPRE PER NON SFIDUCIARE MAI.
Quanto poteva durare?
Ma ad ogni modo, complimenti! Che entusiasmo! Con quale trasporto vi abbiamo osservato sputare quotidianamente sul piatto dove continuate a mangiare!
Mi chiedo cosa sia passato veramente nella mente di QUEI DUE SENATORI IMBECILLI DELLA SINISTRA ANTAGONISTA che hanno deciso di bocciare la politica estera di D’Alema.
Pur con tutta la boria che lo contraddistingue, D’Alema è ad oggi l’unico ministro italiano che abbia fermato una guerra che rischiava di far esplodere irreparabilmente il Medio Oriente e che già era costata la vita a centinaia di libanesi e israeliani. L’unico ministro degli esteri italiano che si sia presentato sulla scena internazionale con un’idea coraggiosamente chiara del ruolo che l’Italia deve giocare nel ricucire il dialogo tra israeliani e palestinesi. Centonovanta nazioni hanno attribuito all’Italia un seggio all’ONU sotto il mandato di D’Alema, a sottolineare il credito che ha saputo conquistare all’Italia in così poco tempo. D’Alema ha parlato agli Americani da alleato critico e non servile, a differenza della quasi totalità dei suoi poco illustri predecessori.
Ma per i due integerrimi portabandiera del masochismo rifondarolo, la coerenza è la coerenza. E non si scherza.
A cosa avranno pensato mentre affossavano la maggioranza? Alla base di Vicenza? A solidarizzare con gli studenti del corano che cannoneggiano i Budda millenari in Afganistan?
Punto numero uno: la base di Vicenza la faranno comunque. Gli Americani sono i nostri alleati, L’Italia è dentro la NATO e non potrebbe essere altrimenti. Se Francia e Germania non sono andate in Iraq ma sono rimaste dentro la Nato un motivo ci sarà!? Bene, il motivo è che nessun parlamento occidentale si sognerebbe mai di promuovere l’isolamento sul piano internazionale e uscire dal patto atlantico significherebbe proprio questo. L’ISOLAZIONISMO E L’AUTARCHIA SONO IDEE DI MUSSOLINI. Se non hanno intenzione di guardare con realismo ai fatti, se il ruolo di antagonisti ad ogni costo li fa sentire migliori, se non vogliono assumere responsabilità di governo sono cazzi loro. MA PERCHÉ, ALLORA, SI SONO PRESENTATI AGLI ITALIANI DICENDO L’ESATTO CONTRARIO!!!
E vengo al punto due: io non sono favorevole all’ampliamento della base di Vicenza. Ma con i numeri risicati che questa maggioranza ha al senato occorreva spaccare il capello in quattro e stabilire delle priorità. Tra le cose buone che questo governo ha promesso di fare c’è l’assunzione di trecento mila precari (da decenni!) nella pubblica amministrazione. Che ne sarà di loro? Era a loro che pensavano quando affossavano il governo?
E i DICO? D’accordo, copia sbiadita dei PACS, frutto di compromesso plurimo…ma che soddisfazione sarebbe stata quella di poterli sbattere in faccia a Ruini per dimostrargli che la chiesa può perdere perché gli italiani non credono più alla caccia alle streghe!!! Che fine faranno i DICO???
Che Troskij sia con noi e con lui la DITTATURA DEL PROLETARIATO
Amen
P.S. mi chiedo come mai i comunisti più estremisti riescono sempre a fare in modo che a decidere in Italia siano i democistiani.
ilducatarato