31 gennaio 2006

Cogito Ergo Gas

Uno degli argomenti di punta di questa settimana (oltre alla diarrea mediatica di Berlusconi) e' stato l'allarme gas causato dalla riduzione delle forniture russe.
Allarme che ha addirittura obbligato il nostro indaffaratissimo governo a preoccuparsi di emettere un provvedimento per cercare di ridurre i consumi (di 20 milioni di metri cubi secondo alcuni, di 10 secondo altri) e tutelare cosi' gli interessi dei propri cittadini.
L'amministratore delegato dell'ENI, Scaroni, e lo squadrista Scajola in questi giorni cercano di convincerci che l'unico rimedio che possa evitare l'esaurimento delle scorte di gas per meta' febbraio oltre che la riapertura di due centrali elettriche ad olio combustibile (altamente inquinanti) e la conversione di alcune da gas a olio (per un risparmi di circa 15 ml di metricubi) siano i rigassificatori.

Quindi sintetizando:
- Attualmente, tutto compreso, per uso interno ed esportazione consumiamo 400 milioni di metri cubi al giorno di gas (fonti Eni e ministero)
- la Russia ci taglia dai 3 ai 6 milioni di metri cubi di gas
- con i provvedimenti del governo si risparmia dai 30 ai 35 milioni di metri cubi e quindi molto di piu' di quello che ci tagliano
- questi risparmi hanno un costo che ricade sui cittadini in termini di rincaro delle bollette e in termini di inquinamento con le centrali ad olio combustibile.

Quindi costruiamo rigassificatori e staremo tutti meglio.

Ma tutti chi? I soliti furbetti?
Infatti in Italia il gas che manca non e' quello per uso interno ma quello per le esportazioni come candidamente ammesso dallo stesso Scaroni, pressato da una domanda di Bertinotti, che ha dichiarato che noi vendiamo a Francia e Germania e che ci sono contratti dell'ENI che riguardano l'esportazione di energia elettrica prodotta con il gas.
Quindi rigassificatori, centrali ad olio combustibile, provvedimenti del governo, rincari sulla bolletta saranno prezzi pagati da tutti per il bene dei soliti pochi.
Chiaramente chi si oppone e' un comunista, uno che e' contro il progresso, uno che oppone interessi particolari ad interessi del paese, come..... quelli contro il TAV, il ponte sullo stretto, etc.

iZ

27 gennaio 2006




24 gennaio 2006

SALVIAMO SCILLA E CARIDDI

SALVIAMO SCILLA E CARIDDI
"COSI PER LO STRETTO NAVIGAVAMO GEMENDO. DA
UNA PARTE ERA SCILLA,
DALL'ALTRA LA DIVINA CARIDDI" (ODISSEA XII, 235-
236). QUESTE
SONO LE PAROLE DI OMERO CHE NARRA UNO DEGLI EPISODI PIù
SUGGESTIVI
DELLA SUA ODISSEA, QUANDO L'ASTUTO ULISSE, GIUNTO NEI PRESSI
DELL'ATTUALE STRETTO DI MESSINA, FU COSTRETTO AD AFFRONTARE I DUE
MOSTRI FAMELICI. MA CHE FINE FARANNO SCILLA E CARIDDI? E LA NOSTRA
STORIA? CI CHIEDIAMO: "MA SE MADRE NATURA HA DECISO DI SEPARARE
LA
SICILIA DALLA CALABRIA CI SARÃ UN MOTIVO!". QUESTO E'
QUELLO CHE SI
SONO CHIESTI I PIù¹ DI 20.000 PARTECIPANTI ALLA
MANIFESTAZIONE CONTRO IL
PONTE, LO SCORSO 22 GENNAIO A MESSINA.
CHE GIOIA!, CHE ALLEGRIA!, CHE
TRIPUDIO DI COLORI! E UN CORO UNANIME NO
AL PONTE!
FINALMENTE, DOPO
TANTO TEMPO, IL POPOLO SICILIANO SI è SVEGLIATO E HA
CAPITO CHE LA
COSTRUZIONE DI QUESTO PONTE è UNO SPRECO INUTILE DI
DANARO PUBBLICO, IN
UNA SICILIA MARTORIATA DALLA MAFIA, DOVE SI MUORE
PER UN'APPENDICITE E
DOVE SI ASPETTA L'ACQUA ANCHE PER DUE
SETTIMANE.
C'ERANO TUTTI,
PROPRIO TUTTI A DIRE DI NO A QUESTO PONTE: DAI
MANIFESTANTI NO TAV (CHE
SI SONO UNITI ALLA NOSTRA LOTTA), A
LEGAMBIENTE, VERDI, WWF,
RIFONDAZIONE COMUNISTA, FGCI, LISTA DI
PIETRO, CENTRI SOCIALI,
ASSOCIAZIONI VARIE. MA LA NOTA PIù
CARATTERISTICA è STATA RAPPRESENTATA
DAI COMUNI CITTADINI, ACCORSI DA
TUTTA LA SICILIA E DALLA CALABRIA, CHE
FINALMENTE HANNO CAPITO QUALE
MOSTRUOSITA SAREBBE QUESTO PONTE.
MA
SCENDIAMO PIù NEI DETTAGLI: SECONDO UN'APPROFONDITA INDAGINE
DELWWF IL
PONTE, A LIVELLO AMBIENTALE, INCIDEREBBE PROFONDAMENTE
NELLA TUTELA DI
ALCUNE ZONE PROTETTE DALLA CE COME I MONTI PELORITANI,
DORSALE
CURCURACI, ANTENNAMARE E AREA MARINA DELLO STRETTO, CHE
INCLUDE ANCHE
LA LAGUNA DI CAPO PELORO,IN SICILIA, E LA COSTA VIOLA,
IN CALABRIA.
INOLTR IL COSTO IN EURO NON AMMONTEREBBE A 4,4 MILIARDI, COME ERA STATO
STABILITO ALL'INIZIO, MA PER AMMISSIONE DELLO STESSO GOVERNO SI
AGGIREREBBE INTORNO AI 6 MILIARDI, E SECONDO STIME REALIZZATE DA
TECNICI INDIPENDENDI TRA I 7,5 E I 9 MILIARDI DI EURO.
A LIVELLO DI
DOMANDA IL TRAFFICO STRDALE A LUNGO PERCORRENZA DIMINUISCE
OGNI GIORNO
SEMPRE Più, COSì E' STATO VALUTATO CHE NEL 2032 IL
PONTE FARÃ
TRANSITARE SOLO 18500 AUTOVEICOLI.
INFINE, ESPERTI DI FAMA
INTERNAZIONALE DICONO CHE FINO AD OGGI NON
ESISTONO PONTI AD UNICA
CAMPATA PIù LUNGHI DI 1900 KM (IL MINAMI
BISAN-SETO IN GIAPPONE PER
ESEMPIO) E CHE CI VORREBBERO ALTRI CENTO
ANNI PER COSTRUIRE UN PONTE
TRE VOLTE LUNGO.
CREDO CHE IL NOSTRO PENSIERO SIA UNANIME: VOGLIAMO CHE
BERLUSCONI CI
LASCI LA NOSTRA IDENTITA DI ISOLANI!
SICILIANI SALVIAMO
SCILLA E CARIDDI


Angelica Micalizio e Enrico Montalbano

23 gennaio 2006

io speriamo che non inCiampi

Spero che questa volta il Presidente Ciampi non ceda alle forti pressioni del neo-duce-mediatico e fissi la data dello scioglimento delle camere al 29 gennaio senza ulteriori deroghe utili soltanto ai soliti furbetti.
In altre occasioni il suo ruolo ha sconfinato quasi nel vojeurismo ma adesso il discorso e' diverso, sarebbe un passo falso, la legge italiana gli consente di decidere la data dello scioglimento delle camere
Azzz....elio, tirale fuori!!!

iZ

21 gennaio 2006

Chiacchiere e distintivo

Ci risiamo, anche quest'anno, come nell'ormai lontano 2001, assisteremo all'assalto mediatico del Puffo più famoso in Italia e nel mondo.
Siamo ancora agli inizi della campagna elettorale e a me già viene la nausea.
Inutile fare la lista delle trasmissioni tv e radio che lo hanno "ospitato" ma una cosa e' certa, non si parla d'altro.
E gia' perche' parlare d'altro significherebbe parlare dei suoi processi e delle sue prescrizioni, dei suoi legami con la mafia e la massoneria, dei suoi amici da salvare ad ogni costo, del costante tentativo di delegittimare la magistratura, delle leggi ad personam, di quelle che tentano di stravolgere i principi fondamentali della costituzione, etc., etc, etc.

Ed invece no, va in televisione quando e come vuole a dire quello che vuole senza che nessuno abbia la capacita' o la volonta' di smentirlo.
Niente di meglio poi che il caso Unipol per ingrassare le ruote di questa specie di Videocrazia al punto tale che uno che in 5 anni non ha trovato un minuto di tempo per entrare in aula per i processi che lo riguardano diirettamente e' disposto a diventare la gola profonda piu' autorevole d'Italia per fare a Fassino un processo che esiste soltanto sui giornali di famiglia.

iZ

20 gennaio 2006


«I partiti sono soprattutto macchine di potere e di clientela, gestiscono interessi lontani dai bisogni umani e non perseguono il bene comune»
Enrico Berlinguer

19 gennaio 2006

Dopo 11 anni Ciprì e Maresco tornano in tv

18 gennaio 2006

leggeressen

la mia casa è ritagliata a filtrini. piccola porzione di libertà anarcocasalinga.
stasera andrò per slogan: fottere il sistema significa non farsi fottere da lui. esempio di grossa fetta di libertà conquistata, acquisita, scritta nella carne, appunto.
libertà da conquistare: la sicurezza sociale. cioè:
io lavoro e devo stare tranquilla che tu non mi licenzi perché ti rode il culo, per esempio. oppure, io lavoro e devo potere arrivare a fine mese, serena.
slogan numero tre: vogliamoci bene.

a.sud.