Uno degli argomenti di punta di questa settimana (oltre alla diarrea mediatica di Berlusconi) e' stato l'allarme gas causato dalla riduzione delle forniture russe.
Allarme che ha addirittura obbligato il nostro indaffaratissimo governo a preoccuparsi di emettere un provvedimento per cercare di ridurre i consumi (di 20 milioni di metri cubi secondo alcuni, di 10 secondo altri) e tutelare cosi' gli interessi dei propri cittadini.
L'amministratore delegato dell'ENI, Scaroni, e lo squadrista Scajola in questi giorni cercano di convincerci che l'unico rimedio che possa evitare l'esaurimento delle scorte di gas per meta' febbraio oltre che la riapertura di due centrali elettriche ad olio combustibile (altamente inquinanti) e la conversione di alcune da gas a olio (per un risparmi di circa 15 ml di metricubi) siano i rigassificatori.
Quindi sintetizando:
Quindi costruiamo rigassificatori e staremo tutti meglio.
Ma tutti chi? I soliti furbetti?
Infatti in Italia il gas che manca non e' quello per uso interno ma quello per le esportazioni come candidamente ammesso dallo stesso Scaroni, pressato da una domanda di Bertinotti, che ha dichiarato che noi vendiamo a Francia e Germania e che ci sono contratti dell'ENI che riguardano l'esportazione di energia elettrica prodotta con il gas.
Quindi rigassificatori, centrali ad olio combustibile, provvedimenti del governo, rincari sulla bolletta saranno prezzi pagati da tutti per il bene dei soliti pochi.
Chiaramente chi si oppone e' un comunista, uno che e' contro il progresso, uno che oppone interessi particolari ad interessi del paese, come..... quelli contro il TAV, il ponte sullo stretto, etc.
iZ
Allarme che ha addirittura obbligato il nostro indaffaratissimo governo a preoccuparsi di emettere un provvedimento per cercare di ridurre i consumi (di 20 milioni di metri cubi secondo alcuni, di 10 secondo altri) e tutelare cosi' gli interessi dei propri cittadini.
L'amministratore delegato dell'ENI, Scaroni, e lo squadrista Scajola in questi giorni cercano di convincerci che l'unico rimedio che possa evitare l'esaurimento delle scorte di gas per meta' febbraio oltre che la riapertura di due centrali elettriche ad olio combustibile (altamente inquinanti) e la conversione di alcune da gas a olio (per un risparmi di circa 15 ml di metricubi) siano i rigassificatori.
Quindi sintetizando:
- Attualmente, tutto compreso, per uso interno ed esportazione consumiamo 400 milioni di metri cubi al giorno di gas (fonti Eni e ministero)
- la Russia ci taglia dai 3 ai 6 milioni di metri cubi di gas
- con i provvedimenti del governo si risparmia dai 30 ai 35 milioni di metri cubi e quindi molto di piu' di quello che ci tagliano
- questi risparmi hanno un costo che ricade sui cittadini in termini di rincaro delle bollette e in termini di inquinamento con le centrali ad olio combustibile.
- la Russia ci taglia dai 3 ai 6 milioni di metri cubi di gas
- con i provvedimenti del governo si risparmia dai 30 ai 35 milioni di metri cubi e quindi molto di piu' di quello che ci tagliano
- questi risparmi hanno un costo che ricade sui cittadini in termini di rincaro delle bollette e in termini di inquinamento con le centrali ad olio combustibile.
Quindi costruiamo rigassificatori e staremo tutti meglio.
Ma tutti chi? I soliti furbetti?
Infatti in Italia il gas che manca non e' quello per uso interno ma quello per le esportazioni come candidamente ammesso dallo stesso Scaroni, pressato da una domanda di Bertinotti, che ha dichiarato che noi vendiamo a Francia e Germania e che ci sono contratti dell'ENI che riguardano l'esportazione di energia elettrica prodotta con il gas.
Quindi rigassificatori, centrali ad olio combustibile, provvedimenti del governo, rincari sulla bolletta saranno prezzi pagati da tutti per il bene dei soliti pochi.
Chiaramente chi si oppone e' un comunista, uno che e' contro il progresso, uno che oppone interessi particolari ad interessi del paese, come..... quelli contro il TAV, il ponte sullo stretto, etc.
iZ
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