Conoscete i nomi di chi l'ha pensata e voluta?
I 4 saggi (cosi' vengono chiamati) sono: Andrea Pastore (Forza Italia) Francesco D'Onofrio (UDC) Roberto Calderoli (Lega) Domenico Nania (AN) Questi personaggi si sono riuniti in una baita e li' avrebbero partorito le 51 modifiche (su 139 articoli) alla Costituzione. Di seguito riporto due stralci a due interviste fatte all'allora Ministro delle Riforme Roberto Calderoli (notare lo spessore della discussione).
Mi scuso con il neoriconfermato governatore della Sicilia Cuffaro se oggi non trattero' argomenti che lo riguardano, nel frattempo mi permetto un consiglio: Sali di Potassio, ottimi contro il fetore derivante dalle ascelle (e non solo) e come antibatterico del cavo orale (che non e' una corda) ottimo per abluzioni da effettuare prima di pronunciare il nome dei Borsellino.
ottobre 2003
Claudio Sabelli Fioretti: Lei è stato uno dei "saggi della baita" per la riforma della Costituzione, con D'Onofrio, Pastore, Nania. Quanto siete stati nella baita?
Roberto Calderoli: Cinque giorni.
CSF: È stato bello?
RC: Era uno chalet di proprietà di amici di Tremonti. Piccolo, due stanze, un vecchio fienile, lampada a gas, bagno all'esterno.
CSF: Tutti a dormire in due stanze?
RC: Dormivamo in un albergo.
CSF: E mangiavate al ristorante?
RC: No, Brancher faceva la polenta.
CSF: Come i ragazzi al campeggio.
RC: Mi sono divertito tantissimo, quando Bossi ha regalato i pantaloni corti di pelle alla tirolese a D'Onofrio. Ho anche le fotografie.
CSF: Vorrei averle.
RC: Non gliele posso dare.
CSF: Sono disposto a pagare.
RC: No, lo rovinerei.
CSF: Com'è un cazziatone di Bossi?
RC: Forte. Ma gli passa immediatamente. Non porta rancore. L'altro giorno sull'aereo pieno di parlamentari mi ha visto e ha urlato: 'Calderoli, da quando ti ho fatto saggio ti sei rincoglionito!'. Ha riso tutto l'aereo.
Adnkronos 2005
La legge sulla devolution è nata in una baita a Lorenzago, tra i monti del Cadore, 'tra polenta formaggi e costine di maiale'. Lo racconta il ministro leghista per le Riforme, Roberto Calderoli, che fa il resoconto delle riunioni che hanno portato alla proposta sul federalismo e sulle modifiche da apportare alla Costituzione. A dispetto della serietà del tema, ricorda l'esponente del Carroccio, la 'stesura del testo si svolse in un clima rilassato'. E soprattutto, in un contesto spartano: un rifugio in montagna senza elettricità: 'quando calava il sole usavamo le lampade a carburo', sorride Calderoli. In quel giugno del 2003, con Giulio Tremonti e Umberto Bossi, c'erano i saggi indicati dalla maggioranza: Domenico Nania (An), Andrea Pastore (Fi) e Francesco D'Onofrio (Udc), oltre al sottosegretario Aldo Brancher (FI). E proprio quest'ultimo era incaricato di preparare da mangiare: 'Si metteva ai fornelli a fare la polenta in grossi recipienti di rame. Quando era pronta la portava in tavola con costine di maiale e formaggi. Così il clima si scaldava - ricorda Calderoli -, il vino scorreva e anche le divergenze tra di noi venivano superate facilmente. Quelle giornate hanno aperto la strada all'accordo all'interno della maggioranza che sembrava difficile da raggiungere".
iZ
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