Parafrasando direi che invece bisogna prendere il caffe' finche' e' caldo.
1) Inizia tutto con una banale vicenda di corna. Un tizio genovese riceve a casa una busta con dentro i tabulati delle telefonate tra lui e l'amante, la moglie ne entra in possesso e di conseguenza fa le valigie. L'intraprendente avvocato di lui chiede direttamente al garante della privacy chi avesse spedito il tabulato mai richiesto.
2) Il garante interpella i tecnici della Telecom. Questi scoprono che nessuno aveva mai richiesto e rilasciato notizie su quel numero di telefono. Di conseguenza invia degli ispettori alla sede Telecom per verificare come mai non fosse rimasta nessuna traccia di quegli accessi al sistema e se vi fossero gli estremi di violazione della legge sulla tutela dei dati sensibili. Gli ispettori fanno il nome di RADAR un sistema, di cui parlavano in molti nei corridoi Telecom, che permette di estrarre e incrociare dati di utenze telefoniche senza lasciare traccia. attivo dall'estate del 2005.
3) Spuntano i primi nomi dei Trovatutto: Giuliano Tavaroli ex Carabiniere divenuto capo della sicurezza Telecom ed Emanuele Cipriani titolare dell'agenzia d'investigazioni privata "Polis d'istinto". Manager, politici, sportivi e anche semplici cittadini pagando si rivolgevano al Cipriani che attraverso il suo compare Tavaroli procacciava i dati richiesti.
4) Il gioco si fa piu' pesante. Entra in scena Marco Mancini, numero due del SISMI coinvolto nello scandalo del rapimento dell'Imam di Milano in collaborazione con la CIA. Mancini chiede a Tavaroli di mettere sotto controllo i telefoni della DIGOS di Milano (sai che ridere) per accertarsi che non creino intralcio nel piano del rapimento.
5) Scoppia lo scandalo, Tavaroli viene mandato in Romania presso la Pirelli e Mancini arrestato e poi rilasciato. Si fa un gran polverone, si parla di giornalisti coinvolti come Renato Farina di Libero, computer sequestrati nella sede di Repubblica, interrogatori segreti, tutto per distogliere l'attenzione da un altro fatto.
6) In quei giorni un ex poliziotto Adamo Bove capo della security governance di Telecom si decide a collaborare con la questura di Milano per venire a capo della vicenda dell'Iman rapito. Bove e' un professionista serio, tutto d'un pezzo, anni fa fece arrestare "Sandokan", il numero uno della camorra Francesco Schiavone. Da quando decide di collaborare alle indagini sul SISMI Bove si sente pedinato, seguito. Il 21 luglio Bove si getta da un ponte dopo aver telefonato alla moglie per avvertirla che sarebbe andato a casa stanco per il troppo caldo. La sua auto viene trovata con il motore in moto e le quattro frecce accese.
7) Vengono arrestati Tavaroli e Cipriani, il responsabile della sicurezza Pirelli Pier Guido Iezzi e diversi pubblici ufficiali tra cui un carabiniere, membri della Guardia di Finanza e della Polizia e funzionari dell'agenzia delle entrate.
Laif is nau... a San Vittore
fonte: Phillip Bailey, Questura di Milano, laRepubblica, AGI
iZ
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