fonte: www.arcoiris.tv
per saperne di più: federicoaldrovandi.blog.kataweb.it , www.veritaperaldro.it
Non è facile, dopo aver visto questo video, scrivere senza che le mani tremino per la rabbia; una rabbia implosa, che non trova pace, e che più è costretta, più muta in odio, lucido e devastante.
Federico Aldrovandi aveva 18 anni: un anno fa, il 25 settembre, è stato massacrato a morte da quattro poliziotti….
Già… i poliziotti… e le forze del disordine tutte… coloro che dovrebbero garantire la sicurezza, la moralità, la giustizia, i primi a dover dare il buon esempio, troppo spesso sono, invece, i primi di cui aver paura, soprattutto perché le loro porcherie vengono puntualmente taciute, protette e quasi mai punite. Protette, in primis dallo stato, poi dai giornali e dai media in generale… loro, gli sbirri, rimangono sempre impuniti.
Impuniti come a Napoli e le sevizie alla caserma Ranieri.
Impuniti come a Genova e la morte di Carlo Giuliani, e il massacro della Diaz, e le torture a Bolzaneto.
Impuniti come in tante manifestazioni, cortei, piazze, dove, coraggiosi come conigli, picchiano selvaggiamente e indiscriminatamente chiunque si trovi a distanza di fido manganello.
Impuniti e protetti, sempre.
E a noi? Chi ci protegge da questi criminali legalizzati da una divisa di stato?
Nessuno ci protegge, nessuno.
Certo, qualcuno potrebbe obbiettare che non sono tutti uguali, che molti sono onesti e coscienziosi, che è sbagliato generalizzare…. Sicuro, sì, ne sono convinto, ma è pur vero che molte caserme pullulano di esaltati giovinetti la cui frustrazione scaturisce in una tanto furiosa quanto confusa militanza neofascista, o neonazista in taluni casi, violenta, settaria, feticista, pronta a esplodere quando si presenta l'occasione.
E non direi affatto che sono un numero irrilevante se aggiungiamo anche molti 'anziani', spesso magari ai vertici; il problema esiste e andrebbe preso in considerazione vista la puzza revisionista di questi tempi.
Tornando a Federico, ennesimo caso di verità interrotta, la storia fa ancora più rabbia, perché non si capisce una simile brutalità, non ha contesto, lui intanto è morto e i poliziotti sono vivi e impuniti.
Vi invito a guardare il video, è struggente ma va visto, per non dimenticare, per non assopirsi e cedere alla rassegnazione di sentirsi impotenti dinnanzi alla Menzogna Istituzionalizzata.
IlDisCrimine
Nessun commento:
Posta un commento