30 gennaio 2007

Costituzione: principi fondamentalisti

Articolo 1
L'Italia è una repubblica teocratica, fondata sul ricatto perpetuo clerico-statunitense.
La sovranità appartiene al popolo massonico-mafioso, che la esercita nelle forme e nelle imposizioni dei poteri occulti.

Oggi, con l'umiltà che la contraddistingue, la Cei, per voce di Mons. Giuseppe Betori, fra le tante flatulenze verbali, ha sentenziato che: "di fronte alle accuse di indebita ingerenza nell'attività legislativa, anche per ciò che concerne il riconoscimento giuridico delle unioni di fatto, i vescovi ricordano che al riguardo la Chiesa non può rimanere indifferente e silenziosa ma ha il dovere di proclamare la verità sull'uomo e sul suo destino".
Pur non essendo uomo di fede, sono profondamente commosso dalla modestia e dalla misericordia di questi cristiani in odor di santità che scevri di dubbi, si dichiarano detentori della Verità e, immagino, che la stessa commozione abbia toccato il cuore (un tempo rosso, ora rosato) del Presidente Napolitano, il quale a 90 gradi di ossequio, si era preoccupato di trovare una soluzione che garbasse ai nostri discretissimi paladini della Verità.

Il Signore, nella sua infinita bontà, vorrà perdonare un peccatore ostinato come me, che non riesce a rassegnarsi a questa Verità. Che non comprende l'immensa saggezza di questi suoi protetti, che lontani dalla mondanità, dal vizio, conducono una vita spartana e dedita alla meditazione, preoccupati solo di non farci perdere la strada maestra, dove non si incontrano uomini che amano uomini, donne che amano donne, uomini e donne che si amano senza contratto. Nella strada maestra s'incontrano uomini e donne che trombano solo in grazia di Dio. Nella strada maestra s'incontra anche qualche pretuccio a cui piacciono i bimbi, sempre in grazia di Dio.
Il Signore, nella sua infinita misericordia, vorrà perdonarmi se la mia anima corrotta non riesce ad apprezzare il sacrificio di questi eletti....

Chissà....

Io, però, Signore, nella mia finita bassezza, forse, potrò perdonarti per questo mondo sbagliato.... se ti darai da fare a metterlo a posto.

Diseducativo

22 gennaio 2007

I Pacsdaran

Arieccoli.
Almeno una volta a settimana la chiesa lancia i suoi anatemi contro pacs e omosessuali, menandola incessantemente sull'importanza della famiglia tradizionale. Questa volta è toccato, o meglio ritoccato, a Don Camillo.
Probabilmente la staffetta l'ha voluta
Paparatzi, per non apparire monotematico, visto che, in tutte le ultime uscite, non si è risparmiato sull'argomento.
Fra l'altro il Don, vecchia volpe, essendo un politico navigato, è sicuramente più efficace.
Temono che il valore della famiglia vada perso.... ufficialmente.
In realtà il timore è ben altro che il valore in
; ciò che preoccupa davvero è la disgregazione dello Status Quo, l'impossibilità, cioè, di mantenere un controllo sociale dall'alto, in poche parole, perdere una fra le armi più potenti che il Sistema ha a disposizione.
La famiglia, infatti, è
l'ignaro esercito che combatte affinché non cambi nulla.
La famiglia significa Ordine, garantisce il perpetrarsi di un Pensiero Unico, dell'idea che questa Società, così come la conosciamo, è la migliore, se non la sola, possibile; che non ci può essere altro modo di concepire la vita, se non quello di dover lavorare, produrre, sposarsi, crescere figli affinché lavorino, producano, si sposino, per crescere figli che lavoreranno, produrranno, si sposeranno e così via finché morte non ci separi.
Io, nella mia ignorante follia, penso che
l'uomo non sia meramente nato per sgobbare e invecchiare penosamente con ossa rotte, penso che l'uomo sia nato per vivere la vita, non per subirla, ma questo è un'altro discorso.
Onde evitare fraintendimenti, il mio non è un accanimento contro chiunque metta su famiglia in modo tradizionale, ognuno è libero di scegliere, ma appunto perché ognuno deve essere libero, il concetto di famiglia non può essere coercitivo, non lo si può imporre come modello unico.

Ma torniamo ai nostri
Purple boyz e alla loro ingerenza.
Dirò una bestialità: sono ottimista!
Insomma, è evidente che si trovano in difficoltà, altrimenti non si spiegherebbe il diuturno centrifugar di gonadi che ci tocca sopportare un giorno sì e l'altro pure.
Hanno capito che il loro veto non sarà rispettato ancora per molto, che "le famiglie diverse" presto non saranno più una minoranza, e come diceva Totò, è la somma che fa il totale.
Stanno cercando di salvare il salvabile, il futuro gli morde le chiappe.
Magari il mio ottimismo è surreale perché, si sa, le tonache hanno le maniche larghe, di assi ce ne stanno parecchi dentro e di sicuro se li giocheranno tutti, però mi piace pensare che stavolta perderanno, mi piace pensare che gli trema la veste, mi piace pensarli preoccupati, mi fa stare bene.
Del resto, pensare non costa nulla....
o no?


InDisciplinato

Libertà

Curioso e disattento come sempre

Piedi per terra e testa oltre le nuvole

Senza che ascoltassi il mio respiro

Senza che ascoltassi alcun respiro


Tutto era nuovo e naturale


Semplicemente spinto da… suole di vento

Di rimando io vagavo

E fu un attimo


Verde sentiero di quei giorni fatali

Passò l’angelo a castigarmi con un bacio

A rendermi me stesso

E me soltanto


Io del privilegio non seppi appagarmi

Senza il caldo conforto di un dubbio:

Era la musa che stavo cercando?


Pena e sollazzo di ogni amante

La rincorrevo, comunque, senza posa

Travolto da un vortice di inciampi


La inseguivo con l’olfatto

Ne assaporavo l’eco di ruvida maliarda

Mangiavo la sua polvere


Poi…

L’ho vista

L’ho vista che se ne andava

Io l’ho vista lasciarsi dietro un cimitero di fantasie che non erano le sue

Fragile come un sogno

Ma inattaccabile nella sua bellezza

Rodia

21 gennaio 2007

disSalatore Cuffaro

La tentazione e' stata forte e non ho saputo resistere, me ne scuso con il nostro autore ildis.senso per avergli "rubato" il modus con il quale si firma ma non ne potevo fare a meno.
Questo perche' il presunto amico di CosaLoro, Toto' "VasaVasa" Cuffaro, il 13 gennaio scorso a Porto Empedocle (AG) si e' affrettato ad inaugurare il nuovo dissalatore, costato 14 milioni di euro, che dovrebbe servire il territorio agrigentino e risolvere cosi' l'atavica crisi idrica del comune siciliano.
Il condizionale e' d'obbligo perche' a piu' di una settimana dall'inaugurazione il dissalatore ancora non funziona.
A pesare sui cittadini anche i conti fatti da tre consiglieri dell'Ulivo (Hamel, Licata e Lauricella) i quali sostengono che dei 14 milioni spesi, 9 peseranno sulle spalle del Comune. Inoltre, trattandosi di un "project financing", il Comune paghera' anche i costi di manutenzione ed il 50% delle forniture. In totale 10 mila euro al giorno che faranno aumentare le bollette di circa 200 euro a famiglia.
Il contratto di gestione, firmato da Regione/Comune e dalla CTIDA di Cologno Monzese, ha una durata di tre anni al termine dei quali la Regione dovra pagare 500 mila euro per ottenerne il riscatto.
L'opera, secondo i consiglieri, e' soltanto un'operazione di facciata, piena di sprechi e senza programmazione per il futuro e si scontra con il raddoppio di altri due dissalatori ubicati nella stessa provincia, piu' utile sarebbe stato rifare la rete idrica che e' un vero colabrodo.
Beh, che dire... il bidone per l'acqua agli agrigentini questa volta sembra essere costato caro.
Sara perche' il presidente da adolescente si e' formato dai Sale.siani?

Vignetta: Molly Bezz

iZ

Io mi sbattezzo!!!

Dal sito dell'UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti)

"Nel 1999 il Garante della Privacy, in seguito a un ricorso dell'UAAR, ha imposto alla chiesa l'obbligo di annotare sul registro dei battezzati la volontà di chi non desidera piu' farne parte. Nel 2002 i vescovi, riuniti in seduta plenaria, hanno preso ufficialmente atto della legittimita' della richiesta. Da allora migliaia di cittadine e cittadini hanno ottenuto il proprio “sbattezzo” (per usare il termine, che a noi non piace, con cui ci si riferisce a questa pratica). Le motivazioni sono state e sono le più svariate:
  • l’orgoglio di rivendicare la propria identità di ateo o agnostico
  • la consapevolezza di far parte di gruppi “maltrattati” dalla Chiesa (donne, gay, conviventi, scienziati...)
  • la spinta a uscire da un’organizzazione sempre meno religiosa e sempre più desiderosa di influire sulle scelte politiche del paese
  • la volontà di non essere più considerato, da un punto di vista legale, subordinato alle gerarchie ecclesiastiche
  • il timore di subire pratiche religiose quando non si avranno più le forze per impedirle
  • la sensazione di aver subito un’ingiustizia per essere stati iscritti, dopo pochi giorni di vita e senza poter far nulla per impedirlo, a un’organizzazione di cui non si condividono le finalità
  • la voglia di far crescere il numero degli “sbattezzati”, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 97% della popolazione italiana
  • soprattutto, la scelta di essere coerenti fino in fondo: se non credo, perché rimanere in una confessione religiosa? Solo per risparmiare il costo di una semplice raccomandata?"
Infatti e' sufficente mandare una raccomandata A/R alla parrocchia dove si e' stati battezzati utilizzando questo modello.
Ulteriori informazioni sul sito dell'UAAR

iZ

18 gennaio 2007

vite struzzate

E' davvero difficile evitare di trasformarsi in un cinico ghignante in questo paese surreale.
Infondo è la cosa migliore che ti possa capitare, se pensi che ci sono generazioni dai 15 ai 25 e passa anni, che stanno crescendo con modelli e rifermenti la cui etica è sepolta da un'ignoranza devastante in espansione, che a mò di metastasi divora l'Anima lasciando un corpo ignavo e vuoto dentro.
Crescono, ad esempio, con un concetto di giustizia storpiato, grazie al servilismo mediatico e alla corruzione morale dei politici, che lanciano messaggi, il più delle volte intrisi di violenza e odio, tesi solo a confondere le già confuse idee.
Quando uno dei modelli che ispira tanti baldi giuovini, è il Bassotto, del quale spesso hanno informazioni superficiali e manipolate ad arte, idolatrato come un eroe del nostro tempo col pippone che si è fatto da sè (ergo Dio declinerebbe ogni responsabilità), perseguitato da stalinisti togati che temerebbero la sua lotta per la libertà.
Quando si discute a destra e a manca, e su iniziativa di quest'ultima, se si è daccordo a intitolare strade e piazze ad uno dei maggiori ladroni della repubblica facendolo passare per un grande statista (grande come il debito pubblico che ha lasciato), esule perchè vittima di un giustizialismo fazioso.
Quando il parlamento è pieno di condannati, prescritti, indagati.
Quando nessuno di questi finisce mai al gabbio.
Quando Andreotti, Dell'Utri, Previti.
Quando il savoiardo Vittorio Emanuele, Servizi Segreti, Generali, Forze del Disordine.
Quando tutti questi rimangono impuniti.
Quando Bologna e Ustica non hanno colpevoli.
Quando Trenitalia, Telecom, Autostrade, Alitalia, Ospedali ecc. ecc.
Quando quasi tutti i settori della nostra società sono marci.
Come cresci, con quali ideali, quando quasi tutto funziona alla rovescia?
Infondo un pò di cinismo diventa salutare, giusto quel pò per non farsi troppo male.
Coerentemente col senso di impunità di cui è pregno il Belpaesello, giunge un'altra di quelle notizie che, per quanto è ignorata, sembra invisibile: al processo per le violenze alla scuola diaz spariscono le prove contro la polizia, ovvero quelle molotov fittizie, introdotte nella scuola proprio dai poliziotti per giustificare la mattanza.
Niente di nuovo sotto il sole.
Il futuro ti sorride... o meglio ti deride.
La notte è lunga, il sonno pure, a quando il risveglio?

Disinformazione

14 gennaio 2007

notizie invisibili

Dopo più di un anno dalla morte, finalmente ci sarà un processo sul caso di Federico Aldrovandi, ucciso a botte e manganelli da un manipolo di criminali in divisa.
Come da copione, la notizia per i media non esiste.

Per quanto piccolo e quasi invisibile, cerco di dare, scrivendo, il mio contributo, perché è un dovere non dimenticare, non tacere.
Questi i nomi dei quattro imputati, si spera, non più impuniti:


FORLANI PAOLO (1961)

SEGATTO MONICA (1964)

PONTANI ENZO (1965)

POLLASTRI LUCA (1970)


per maggiori dettagli federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/


IlDisvelare

13 gennaio 2007

Sul ponte sventola balena bianca

Scopro con qualche giorno di ritardo che il presidente Baciatore Cuffaro detto Totò ha lanciato un sondaggio on line sul sito della Regione Sicilia, per capire se il popolo trinacrio sia favorevole o meno alla costruzione del ponte sullo stretto.
Nonostante l'inattendibilità pressoché totale del sondaggio, pare gli stia andando maluccio, il 56% infatti ha votato no.
Ma come appena detto, la cosa è poco seria, chiunque può votare anche se non siciliano, chiunque tranne me; sono andato sul sito della regione e cliccando sul sondaggio... sorpresa, avevo già votato e non lo sapevo! Evidentemente ho una vita parallela di cui non ricordo un benamato o forse qualche attacco di sonnambulismo militante oppure chissà qualcuno ha votato per me, sapendomi pigro.
Il dubbio inquietante è solo uno: cosa cazzo avrò votato?

Discutibile

11 gennaio 2007

Soliloquio en passant

Ciao vecchio amico! Non ci si parla da un pò... come butta da queste parti?
Cosa vuoi che ti dica, grazie a Dio tutto procede, scorre, non si ferma; non fai a tempo a indignarti e soffrire per una cosa che, et voilà, un'altra è pronta a superarla in obbrobrio.
Insomma, non si stagna in singole brutture, non ci si annoia soffermandosi su un unico male, abbiamo a disposizione un eterogeneo campionario di orrori che spazia in ogni settore della nostra vita sociale, non c'è che da scegliere quale ci fa stare peggio e adottarlo preventivamente come personale cancretto che garantisce un magnifico tragico trapasso a la page.
Si può dire, allora, che c'è talmente tanto da pensare che non c'è tempo per pensare a qualcosa?
Beh... fisicamente non ce la fai... 24 ore non bastano; tutt'al più, come dicevo, ci si può concentrare su un'unica porcheria, accudendola affinché ti distrugga per bene interiormente, togliendoti un'infruttuosa e inopportuna serenità.
Ci si potrebbe dividere i compiti, a ciascuno il cancretto sociale quotidiano che gli è più consono.
Si dovrebbe fare così, ma è difficile scegliere, posseggono tutti una forte attrattiva, solo pochi arrecano appena un tollerabilissimo mal di pancia, la maggior parte sono forieri di livore devastante, capaci di farti ammalare come si deve; i più interessanti sono quelli che addirittura ti costringono alla deriva paranoica, se non ai confini della fuorvianza mentale.
E tu? Sei riuscito a sceglierne uno?
Ma che te lo dico a fare, sono imbarazzato dalla scelta. Come al solito la confusione regna sovrana. Il caos è il mio mondo. Non riesco a indirizzarmi verso uno piuttosto che l'altro, tutti in qualche modo mi infliggono lo stesso dolore, tutti sembra si curino di ammalarmi in armonico equilibrio deflagrante.
Troppa generosità, ne sono commosso.
Stai attento a non diventare ingordo, è un rischio che corri...
Lo so, ma è un rischio che va corso...
Pensaci: c'è un papa che, con tutto quello che avrebbe da fare, ogni tre giorni tuona sui pacs, temendoli più di ogni cosa; ci sono cafoni d.o.c. come Giorgetto Cespuglio o RasPutin (da noi vi fu il Bassotto, a suo tempo) che detengono un potere in grado di tenere sotto scacco l'assetto geopolitico ed economico mondiale; ci sono guerre che non smettono e piccole guerre che crescono; ci sono stragi che non hanno colpevoli ma solo morti cui non viene restituita dignità; c'è un parlamento che somiglia sempre più ad un'associazione a delinquere; c'è sangue corrente con cui lavarsi ogni giorno; economia a pezzi, precariato, moralità a ribasso e ..... mi fermo qui, è facile capire che l'elenco è lunghissimo.
Come si può resistere a tutto questo ben di Dio?
Effettivamente è irresistibile...
Forse c'è qualcosa che rompe quell'esiziale equilibrio, procurandomi un dolore quasi inarrivabile: la gente.
L'appiattimento dei cervelli, l'omologazione, la demenza emancipata, l'oblio morale; la gente ormai non capisce più un cazzo, vive (o meglio sopravvive) un'esistenza narcotizzata, ovattata...
Stai dicendo che il male peggiore è la gente? Che forse è il tuo male preferito?
Sto dicendo che la vera cancrena, il virus letale, la macchina malriuscita, l'esperimento fallito, è l'essere umano, il male d'ogni tempo.
Sono io, il mio male preferito.
Questo immarcescibile ottimismo è la dote che ho sempre amato in te.
Grazie, lo so.

IlDisio

08 gennaio 2007

Pronto prova

I recenti problemi tecnici ci hanno costretto a cambiare il server che fa da ponte per le trasmissioni.
Ne stiamo provando uno nuovo sperando che funzioni a dovere.
Abbiamo gia' aggiornato tutti i link della pagine che rimandano al nuovo server e cosi' anche il player.
Chi avesse memorizzato la radio in una playlist sul proprio lettore dovrebbe aggiornare il link.
Scusate per il disagio ma stiamo cercando di trovare una soluzione stabile e definitiva.