27 agosto 2006

Ammazzatevi in pace

A mio giudizio una missione di pace deve quantomeno:
portare beni di prima necessita' (alimentari, medicinali, vestiario, etc.) assicurandone un'equa distribuzione; ripristinare gli ospedali locali o istituirne da campo per curare quanti piu' civili possibili; ripristinare i servizi basilari (acqua, elettricita', telefono); ripristinare le principali vie di comunicazione (strade, ponti); assicurare una sistemazione provvisoria a tutti i senzatetto; bonificare il territorio da ordigni inesplosi o mine; permettere la ripresa delle normali attivita' dei cittadini (scuole, uffici, negozi, lavoro nei campi).
Penso che per far questo non servano armi.

Ieri alla marcia della pace Perugia-Assisi il portavoce della Tavola della Pace, Flavio Lotti, ha dichiarato: "La situazione in Libano è cambiata, c'è una tregua, malferma ma c'è, e bisogna riconoscere il ruolo svolto in questo senso dall'Italia. Ma siamo qui oggi perché resta immenso il pericolo della continuazione di questa guerra. Proviamo a renderci utili, senza riproporre oggi la pur importante discussione sulla ragione e i torti".
"Vogliamo capire - ha spiegato Lotti - e essere rassicurati, pensare che l'Italia davvero sta provando a costruire una missione di pace e che non stiamo partendo per un altro Afghanistan, un altro Iraq. Noi tutti siamo favorevoli alla missione in Libano, ma chiediamo che i soldi impiegati non vengano tolti alla lotta contro la povertà".
Proviamo a chiedere anche di lasciare le armi a casa?

A questo proposito non c'e' discorso piu' attuale di quello fatto dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel suo Messaggio di fine anno nel dicembre del 1983.
Di seguito ne riporto alcuni brani:

[...]
Io sono con coloro che manifestano per la pace. E' troppo facile dire che queste manifestazioni sono strumentalizzate. Sono giovani che scendono in piazza e vogliono difendere la pace, quindi vogliono difendere il loro avvenire.

[...]
...e mentre si spendono miliardi per costruire questi ordigni di morte, 40 mila bambini muoiono di fame ogni giorno, 40 mila bambini. Questa morte di innocenti pesa sulla coscienza di tutti gli uomini di stato, quindi pesa anche sulla mia coscienza.

[...]
...scienziati premi nobel che mi sono venuti a trovare qui' mi hanno detto che io ho ragione, perche' puo' essere controllato il disarmo. E se veramente vogliono la pace devono giungere a questa conclusione: disarmo totale e controllato. E i miliardi che sperperano per costruire ordigni di morte, che se usati costituirebbero la fine dell' umanita' , siano usati per sfamare chi nel mondo in questo momento sta morendo di fame. Io sono stato, amici miei, nel Libano a trovare i nostri bravi ragazzi. Ho passato con loro quella che una volta era la festa nazionale, il 4 novembre. Ho detto scherzosamente: ''io non arrivo con i capi di stato maggiore; sono arrivato con cento bottiglie di lambrusco e con cento panettoni. Bravi questi nostri soldati, bravissimi. Ecco, io mi sono chiesto, chiedetevelo anche voi, amici miei: ''come mai il nostro contingente non e' stato fatto bersaglio da parte di attacchi proditori come il contingente americano o il contingente francese?'' (in 14 mesi morti 240 marines, 76 militari francesi ed 1 italiano - ndr.).

[...]
Io sono decisamente contrario a che il nostro contingente sia coinvolto nel Libano in una guerra, sia pure locale. Se il nostro contingente puo' svolgere opera di pace, rimanga in Libano, ma se nel Libano si creano condizioni tali da scatenare un conflitto, noi dobbiamo togliere il nostro contingente e lasciare a beirut soltanto l' ospedale da campo.

[...]
Io sono stato, ripeto, nel Libano. Ho visitato quella tormentata regione, i cimiteri di Chatila e Sabra. E' una cosa che angoscia vedere questo cimitero dove sono sepolte le vittime di quel massacro orrendo (2.000 palestinesi e libanesi massacrati nei campi in due gioni da forze filo-israeliane - ndr.). Il responsabile di quel massacro orrendo e' ancora al governo in Israele.
E quasi va baldanzoso di questo massacro fatto. E' un responsabile cui dovrebbe essere dato il bando della societa' .

[...]
Vi e' questa preoccupazione quindi della guerra. Fanno bene i giovani a preoccuparsi. D' altra parte hanno ragione: si preoccupano del loro avvenire. Noi siamo al tramonto della nostra esistenza, loro hanno dinanzi a se' tutta una vita. Ed hanno ragione di voler vivere in pace la loro esistenza.

iZ

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi permetto di correggere una disattenzione del buon iz; la manifestazione per la pace non è la marcia ufficiale perugia-assisi ma solo un corteo straordinario indetto dagli stessi organizzatori.
Poco male, perché la stessa confusione è stata fatta dai "migliori" editorialisti dei "migliori" giornali.
a molto presto

iZ ha detto...

Grazie per la correzione, trattasi proprio di disattenzione, anche perche' la mia fonte e' stata quella ufficiale e cioe' il sito www.tavoladellapace.org
A proposito di "migliori" giornali segnalo una lettera aperta degli stessi organizzatori della manifestazione indirizzata al direttore(?) del Corriere della sera.

http://www.tavoladellapace.org/newsa.asp?codice=434