Che sia nel piede destro o nel sinistro non ha importanza, la priorita' di oggi e' cancellare il callo, fino alla radice.
Per capire qualcosa di piu' di questo mio apparente delirio bisogna pero' tornare al gennaio 2004 quando a Milano nel carcere di San Vittore Callisto Tanzi decise di rivelare i nomi di coloro che in qualche modo avrebbero goduto dei finanziamenti illeciti della Parmalat. I verbali di quei sei interrogatori (23, 26, 27, 28, 29 gennaio e 5 febbraio) furono secretati e, successivamente allo spostamento del processo a Parma, di quelle dichiarazioni non se ne seppe piu' niente.
Fortunatamente Capitan Internet mi viene in aiuto riuscendo a trovare quanto copio/incollo di seguito, ovvero, i primi tre interrogatori secretati:
23 gennaio 2004
Sono partito da un livello locale intorno a metà degli anni '60 (ho finanziato ad esempio Borrri, Duce, Ubaldi, Fabbri e sicuramente altri che mi riservo di indicare essendo ora io stanco per gli esami medici cui sono stato sottoposto) per passare anche ad un livello nazionale finalizzato sia alle protezioni ed accesso al credito bancario che all'adozione di leggi di settore e questioni concernenti il mondo agro alimentare per passare alle nomine bancarie avendo io fattivamente contribuito ad esempio alla nomina di Silingardi alla presidenza di Cariparma e, su richiesta di Geronzi, alla nomina di Pellegrino Capaldo alla presidenza della Banca di Roma, il rapporto con il sistema politico a livello nazionale è durato ininterrottamente sino al 2003 e posso dire che nel tempo ho finanziato le seguenti persone (preciso che l'elenco (...) (...) non è completo sempre per un problema di mera memoria e stanchezza): - Colombo Emilio (tramite Crocetta) - Sanza; - Scotti; - Evangelista - De Mita (tramite Maggiali) - Signorile - Gava - Goria - Androni - Sanese - Gargani - Bonalumi - Citaristi - Mannino - D'Alema - Minniti - Castagnetti; - Tabacci; - Buttiglione (tramite Duce) - Fini - Casini - Alemanno - La Loggia (tramite un contratto di consulenza legale). Ovviamente le modalità di finanziamento sono state diverse e in alcuni casi realizzate in maniera indiretta. Mi riservo di dettagliarle nel prossimo interrogatorio. Gli "Ufficiali Pagatori" sono stati prevalentemente Piccini Sergio, persona deceduta e, successivamente Bernardoni Romano. Per creare le provviste in passato utilizzavamo prevalentemente il conto valori bollati mentre con l'avvento di Bernardoni abbiamo utilizzato le sponsorizzazioni. Preciso che l'elenco dei politici potrebbe essere incompleto e non escludo altri erogazioni illecite. Per quanto riguarda le protezioni istituzionali posso solo dire che sempre tramite Bernardoni mi sono stati presentati alcuni Ufficiali Superori della Guardia di Finanza, dei Carabinieri.
26 gennaio 2004
In ordine ai rapporti politico istituzionali sciogliendo la riserva da me formulata nel precedente interrogatorio, ritengo di poter aggiungere all'elenco da me già fatto le seguenti personalità: - Dini ; - Cirino Pomicino ; - Lusetti ; - Misasi ; - Salab è con il quale abbiamo trattato un'operazione commerciale(si tratta dell'acquisto del villaggio Para Elios). Questi si è presentato come "uomo" di Scalfaro; - Lega , avendo io conosciuto il tesoriere Stefani nonché Bossi e Speroni ma in ordine ad eventuali pagamenti ho affidato l'incombenza a Mistrangelo, membro del C.d.A. di Parmalat Finanziaria che per l'appunto me li aveva presentati. (...)(...) Ho potuto constatare anche che Bernardoni aveva intensi rapporti con diversi politici tra i quali Fini e Casini. Il Bernardoni è un commerciante di auto proprietario della Emiliana Auto. Sui pagamenti ai singoli uomini politici e sui meccanismi di tali pagamenti tornerò in seguito.
27 gennaio 2004
In primo luogo, devo precisare sia in occasione delle elezioni politiche del 1996 (ricordo il pagamento collegato alla storia del "treno elettorale") sia recentemente, circa un anno orsono, ho fatto erogare al presidente Prodi del denaro. Si è trattato di due versamenti di Lit. 150 milioni cadauno. Il finanziamento mi venne richiesto direttamente da Gianni Pecci , amico personale di Prodi , il quale poi ricevette il denaro da Piergiovanni Tanzi che è il capo della mia segreteria. Il denaro venne prelevato dalle casse della Parmalat S.p.A. per contanti. A.D.R. (a domanda risponde): Piergiovanni Taanzi, detto Pietro, si è anche occupato in passato di consegnare denaro a Bruno Tabacci, a Lusetti e ai parlamentari locali ed in particolare a: - Ubaldi, attuale sindaco di Parma; - Duce ; - qualche consigliere comunale di Parma. A.D.R.: Il denaro normalmente veniva prelevato dalla cassa e giustificato sotto la posta acquisto "valori bollati". In secondo luogo, voglio precisare che siamo entrati come Boschi, unitamente ad altri imprenditori (Cremonini, Zonin , Rovagnati, Veronesi e Gazzoni), in Nomisma sottoscrivendo un aumento di capitale e nominando Paolo De Castro presidente. Questo ingresso faceva parte di un preciso discorso consistito nel contribuire al salvataggio della predetta società che sapevamo essere legata a Prodi. Fu De Castro a parlarmene. A.D.R.: L'operazione avvenne quando Prodi era già presidente dell' Unione Europea. A.D.R.: L'ingresso in Nomisma, da un lato, serviva, come ho detto, ad ottenere la benevolenza di Prodi e, dall' altro, rientrava in un progetto finalizzato ad usare Nomisma le questioni agro-alimentari che ci interessavano. In particolare, abbiamo incaricato De Castro di trattare con Alemanno, ministro dell'Agricoltura, la questione di "Fresco Blu" e la questione riguardante il contributo comunitario sulla trasformazione del pomodoro. Peraltro, su Alemanno sono intervenuto anche personalmente e, inoltre, tramite Bernardoni ho erogato allo stesso delle somme di denaro. Ho anche attivato La Loggia perché intervenisse sul ministro Alemanno, altresì provvedendo a finanziare La Loggia attraverso una consulenza legale conferita dalla Parmalat S.p.A. Devo precisare che per entrambi i casi la questione si è risolta in maniera soddisfacente per noi. Questione Berlusconi Quando è stata fondata Forza Italia, sono stato chiamato da Berlusconi e l'ho incontrato ad Arcore. Berlusconi mi chiese se volessi entrare nel gruppo dei suoi sostenitori. Aggiunse che l' impresa che voleva portare avanti con la creazione di un partito era piuttosto onerosa e mi chiese se il mio gruppo poteva aiutarlo sia da un punto di vista finanziario che organizzativo. Io gli risposi che non era mia intenzione schierarmi con lui ufficialmente ma che ero comunque disponibile a contribuire finanziariamente al progetto Forza Italia. Insieme concordammo di utilizzare il canale della pubblicità per finanziare occultamente il nuovo partito. In buona sostanza, in parte trasferimmo quote di pubblicità Rai a Publitalia, anche se di tale circostanza non sono sicurissimo, ma certamente l'accordo con Berlusconi prevedeva che le tariffe degli spot non godessero di particolari sconti e/o promozioni così come un'azienda come la nostra, che aveva una budget così rilevante, era in grado di ottenere. Quando tornai in Parmalat, parlai con Barili, che era il capo del settore, dicendogli di favorire Mediaset, cosa che in effetti fece prendendo accordi direttamente con Dell'Utri. Preciso che, all' epoca, la pubblicità la trattava Genesio Fornari, dirigente Parmalat deceduto, e penso che sia stato questi a stipulare i relativi accordi di dettaglio. Questo comportamento, concordato con Berlusconi, è durato in tutti questi anni e l'accordo originale non è mai stato modificato tranne che negli ultimi due anni quando, avendo aumentato il budget per la pubblicità, pensavamo di aver diritto a qualche sconto. A.D.R.: Credo di poter quantificare il maggior costo della pubblicità da noi sopportato in questi dieci anni in una somma pari a circa 5 per cento di quanto ci ha complessivamente fatturato il gruppo Mediaset per la pubblicità. Questione altri politici Ci sono altre persone che sono state finanziate dal gruppo Parmalat. In particolare mi ricordo: - Forlani, finanziato attraverso Piccini che versava il denaro al suo tesoriere di cui non ricordo il nome. Inoltre, a livello locale abbiamo finanziato i suoi uomini ed in particolare le campagne elettorali di Mora e Bonferroni. - Fontana Gianni, ex ministro dell'Agricoltura, finanziato sempre da Piccini che era un suo grande amico. - Fracanzani, ex ministro delle Partecipazioni statali, finanziato attraverso Maggiali. - Fabbri, ex ministro finanziato attraverso Barili. - Segni Mario, al quale ho consegnato direttamente, più volte, in occasione degli incontri avuti con lui a Parma e/o Roma, ogni volta una somma variabile da 50 a 100 milioni di lire.
Tutto questo soltanto nei primi tre giorni figurarsi a leggere tutte le 9 paginette che contengono i testi dei sei giorni di interrogatorio. Le migliori 9 pagine scritte nell'ultimo decennio.
Capita l'urgenza indulto?
iZ
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