16 luglio 2006

Robe di K

Durante gli anni di piombo sui muri delle citta' il suo cognome veniva storpiato sostituendone la C con la K. Negli anni ottanta fu eletto presidente della repubblica al primo scrutinio e con una larghissima maggioranza ricevendo consensi da destra e da sinistra. Ha fatto di tutto, deputato, sottosegretario, ministro dell'interno, presidente del consiglio e del senato. Creo' i NOCS della polizia e i GIS dei carabinieri. Durante il rapimento Moro istitui' due comitati di crisi uno ufficiale l'altro un po' meno (molti dei componenti risultarono iscritti alla P2, tra gli altri Gelli) e mise a capo del primo il professore americano Pieczenick. Circa la presunta fuga di notizie per la quale le BR parevano a conoscenza di quanto si discutesse nelle stanze riservate, Pieczenik ebbe ad affermare nel 1994 che aveva via via richiesto di ridurre progressivamente il numero dei partecipanti alle riunioni. Rimasti solo Pieczenik e Cossiga, affermò lo statunitense, "la falla non accennò a richiudersi". Cossiga in seguitò non smentì, ma parlò di "cattivo gusto".
Ancora presidente confermo' le sue responsabilita' nei confronti di Gladio e recentemente ne paragono' le gesta a quelle dei partigiani.
Espresse pesanti giudizi sull'operato della commissione di inchiesta su terrorismo e stragi, minaccio' di sospendere il governo per bloccare le decisioni del governo stesso su Gladio che ha sempre difeso,minaccio' il ricorso alle forze dell'ordine se il CSM si fosse riunito per discutere certi argomenti.
Fu messo formalmente sotto accusa dal parlamento.
Finalmente nel 2005 pubblico' una lettera su libero nella quale annuncio' di non volersi piu' occupare attivamente della politica italiana.
Tutto questo preambolo per dire che di Cossiga anzi Kossiga ne avremmo fin sopra i capelli eppure continua a far parlare di se'.
Interrogate un qualsiasi motore di ricerca e vedrete che nell'ultimo anno ha messo il becco su tutto e, per usare una frase cara ad Enzo Biagi, se avesse avuto le tette avrebbe fatto anche la velina.
Ultimo suo bersaglio il pm (che sta per povero martire) Armando Spataro che da Cossiga e' stato anche denunziato.
In questa lettera pubblicata su libero (per risparmiare sul francobollo) attacca il pm con il suo solito stile ironico/mafioso snocciolando una serie di mezze verita' che da sole basterebbero a fargli passare gli ultimi anni di vita rinchiuso in un carcere di massima sicurezza in assoluto isolamento senza nemmeno avere la possibilita' di parlare con se stesso.
Invece no, lui sa tutto quello che c'e' da sapere ed e' per questo che e' un intoccabile, mandato in galera lui si porterebbe dietro una numerosa comitiva.
Unico punto a suo favore? Berlusconi gli sta sui k....... (fa anche rima)

iZ

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