10 giugno 2007

08 giugno 2007

ritornerai, lo so, ritornerai

Lo so, ultimamente il blog è trascurato, niente roba scritta, niente musica. Sembrerebbe banale dire che gli impegni e gli stress ne sono la causa, ma tant'è.
Infondo è così che s'invecchia, cercando di costruirsi un futuro; quando credi di avercela fatta è già un presente che volge al passato e tu ti trovi piagato e acciaccato a bestemmiare il tempo perso.
Certo parlare di futuro oggi è un eufemismo, al massimo se sei uno scellerato e incosciente ottimista fai un figlio.
A dire il vero, per quanto mi riguarda, non sono stati solo gli impegni e gli stress quotidiani ad impedirmi di scrivere, di tanto in tanto sopraggiunge la nausea che respinge ogni tentativo sociale di comunicare.
E' come se il mio disprezzo in confidenza mi dicesse:- Davvero vuoi perdere tempo a scrivere su Berlusconi, Prodi, Fini, Mastella, Casini, Rutelli, Fassino e tutto il cucuzzaro? Davvero vuoi sprecare preziosa bile per questi fenomeni da baraccone, per questa miseria al potere, per questo accumulo di polvere che risiede sulle poltrone di comando, su questi pupazzi laceri?
E' proprio inevitabile adoperarsi, spendersi, avvelenarsi le giornate, dando importanza alle orrende statuine incipriate e incravattate che giocano ad essere importanti, che si credono autorevoli, che pensano di essere invincibili?
Ovvio che la risposta più facile è sì, che ne vale la pena, perché questa sottospecie di infausti ominidi sta definitivamente sommergendo questo paese della merda che secerne dai loro incancreniti microcervelli. Che non si può ignorarli, altrimenti sarebbe anche peggio, l'ignoranza li rafforzerebbe.
Ma il Disprezzo non ama le sottigliezze, i troppi perché, i se, le mediazioni, il Disprezzo è in quanto tale. E' un posto che non si vorrebbe mai raggiungere, ma una volta lì non c'è spazio per altro se non per la Nausea, con la quale spesso concupisce generando oscuri sentimenti.
E allora succede che si perde la voglia o forse sarebbe più corretto dire che si manda in malora tutto per non perdere quel pò di voglia rimasto. Quindi lunghi periodi di silenzio, lo stesso che in realtà vorresti dentro al tuo cazzo di cervello che invece rumoreggia indisciplinato, fa talmente tanto casino che non ti riesce di scrivere nulla, di voler sapere alcunché.
L'unica cosa che vorresti è avere un lunghissimo, vulcanico, liberatorio orgasmo da sputare sul mondo, te compreso, e urlare fino a consumare le corde vocali, per poi esausto dormire un sonno profondo nell'attesa di svegliarti innocente leggero immemore libero.

ildiScostante