30 maggio 2006

non solo mondiali!

Annunciazione! Annunciazione!

ciao a tutti è tornato moltenlove.

quest'anno in onore dei mondiali di calcio 2006 radio.out ha deciso di mandare qualcuno che non capisce niente di calcio in Spagna. dal 15 al 17 giugno a Barcellona si svolgerà "Sonar. Advanced Music and Multimedia Art", giunto ormai alla sua decima edizione. era da tempo che quelli di radio.out volevano mandarmi a quel paese e finalmente quest'anno mi ci hanno mandato!
Particolarmente attirato dal motto che aleggia sul sito del festival (www.sonar.es) "Black music invades Sónar’s stages" per questa volta a quel paese ci andrò volentieri. I nomi in programma sono molti e come ogni anno di enorme spessore, tra i tanti: DJ Shadow presents The Hyphy Movement feat. Keak Da Sneak, DJ Krush, Gilles Peterson, DJ's Vadim One Self project, Pole, Bus Featuring MC Soom-T, Nightmares On Wax. Ma come ogni festival che si rispetti la parte forte non è la sezione degli ospiti noti, ma i diversi stages e locations che affrontano tematiche e discipline diverse riguardanti i più disparati settori dell'arte, della musica, della comunicazione e dell'estetica della musica e cultura elettronica.

Chi fosse interessato e chi ha in programma (o intenzione) di andare si faccia vivo su radio.out e crei un "movimento di opinione", o meglio cerchiamo di costituire da qui al 15 giugno una discussione aperta ed un monitoraggio continuo su tutto ciò che un festival come il Sonar può apportare o sopportare della musica elettronica.

(Respect al dissenso ed agli altri djs della radio per le loro ottime ed eclettiche playlist!)

.ascolta la radio.

a presto.
moltenlove, radio.out, Bologna.

Cuffaro-Sicilia 2-0

Ancora una volta la Sicilia perde.

Perde l'occasione di cambiare le pagine di una storia che si ripete da troppo tempo ormai; perde la possibilità di essere la vera protagonista di un cambiamento; perde l'opportunità di essere rivoluzionaria in un mondo sempre più piatto e omologato; perde orgoglio, dignità, rispetto e forse anche le ultime briciole di speranza rimaste.

Io mi ritengo un sinepatria, sineconfini, ma mi ferisce e mi addolora vedere un popolo che si dichiara sconfitto ancor prima che si pronunci la parola lotta; un popolo che conosco profondamente la cui paura di cambiare è più forte dell'umiliazione che da sempre subisce, peraltro, ed è la cosa che più fa incazzare, da parte di gente il cui spessore intellettuale è paragonabile alle temperature siberiane, abbondantemente sotto lo zero, gente che presa in altri contesti non sarebbe nemmeno in grado di integrarsi nel quotidiano, non sarebbe presa in considerazione, non sarebbe capace di essere quel qualcuno che qui, invece, riesce ad essere, sarebbe gente complessata, inutile, piagnucolosa.

E' dura accettare che a muovere i burattini, siano dei pupazzi, troppo difficile rassegnarsi all'idea che questo è il modello più diffuso ed esportabile; personalmente non riconosco in questi figuri-figuranti-pupazzi nessuna autorità, per me rimangono non altro che pupazzi, vecchi, laceri e di pessima fattura, che andrebbero chiusi in uno scantinato gettando via la chiave.

Buona Fortuna Sicilia.


IlDislivello

29 maggio 2006

POP HARD '80

Oltre 9 ore di musica (da oggi in replica fino a giovedì), ripercoreranno il plastico decennio degli '80, decadente, consumistico, pacchiano, intrigante, pre-tecnologico.

Gli anni '80, tanto di moda oggi, specialmente nel cattivo gusto dilagante.

Gli anni delle big babol e del pentapartito.

Anni che iniziano con le stragi di Bologna e Ustica.

Gli anni di Reagan, finiti assieme a Gorbaciov e alla sua perestrojka, fino alla caduta del muro di Berlino.

Gli anni di Woytila e dell'attentato subìto, dell'Apartheid, della Guerra Fredda, della Thatcher, di Khomeini, dell'Achille Lauro, della strage di Fiumicino, del commodor 64, di E.T., della Fiat Uno, di Chernobyl, dello stadio Heysel di Bruxelles, della scalata di Messner, del Live Aid, del crack, del rap.

Anni in cui se ne vanno John Lennon, Ian Curtis, John Belushi, Marvin Gaye, Andy Warhol, Enzo Ferrari, Salvador Dalì, Sergio Leone, Samuel Beckett.

Se ne vanno anche, senza dispiacere nessuno, i coniugi Ceausescu.

Anni da non dimenticare soprattutto per quel sapore apparentemente edulcorato delle cose, in realtà dal retro gusto amarissimo, che sotto altre spoglie è attualissimo.

La selezione non è stata un'impresa facile, ma alla fine, scartando molta robaccia scandalosa, cui il tempo trascorso non ha nemmeno reso sopportabile e tenendone altra che, pur essendo al margine dell'osceno, non ho saputo resistere dall'includerle nell'eterogenea mischia, sono riuscito a ricavarne un quadro che da il senso di quel periodo, per cui troverete dei brani di un certo spessore accanto ad altri trash ma rappresentativi, tutto questo, ovviamente, secondo il mio personale punto di vista.

Buon ascolto!

p.s. l'ordine dei brani segue la cronologia a partire dal 1980 (o qualche mese prima) fino al 1989.

ildis.play

27 maggio 2006

... ?!?

18 maggio 2006

Uomini senza fallo, semidei

che vivete in castelli inargentati

che di gloria toccaste gli apogei

noi che invochiam pietà siamo i drogati.

Dell'inumano varcando il confine

conoscemmo anzitempo la carogna

che ad ogni ambito sogno mette fine:

che la pietà non vi sia di vergogna.


Banchieri, pizzicagnoli, notai,

coi ventri obesi e le mani sudate

coi cuori a forma di salvadanai

noi che invochiam pietà fummo traviate.

Navigammo su fragili vascelli

per affrontar del mondo la burrasca

ed avevamo gli occhi troppo belli:

che la pietà non vi rimanga in tasca


Giudici eletti, uomini di legge

noi che danziam nei vostri sogni ancora

siamo l'umano desolato gregge

di chi morì con il nodo alla gola.

Quanti innocenti all'orrenda agonia

votaste decidendone la sorte

e quanto giusta pensate che sia

una sentenza che decreta morte?


Uomini cui pietà non convien sempre

male accettando il destino comune,

andate, nelle sere di novembre,

a spiar delle stelle al fioco lume,

la morte e il vento, in mezzo ai

camposanti,

muover le tombe e metterle vicine

come fossero tessere giganti

di un domino che non avrà mai fine


Uomini, poiché all'ultimo minuto

non vi assalga il rimorso ormai tardivo

per non aver pietà giammai avuto

e non diventi rantolo il respiro:

sappiate che la morte vi sorveglia

gioir nei prati o fra i muri di calce,

come crescere il gran guarda il villano

finché non sia maturo per la falce.

(Fabrizio De André)

ildis.

16 maggio 2006



-----> ildis.
play off air




15 maggio 2006

ama il prossimo tuo come te stesso?






Kome fa? Tutto pene? Tutto ogay?

12 maggio 2006

Tre uomini e una palla


iZ_offeir

11 maggio 2006

La Verità E' Impossibile

09 maggio 2006

La Musica Di Radio.Out



siamo tornati!



abbiamo cambiato server; per chi ci avesse memorizzato nel proprio player e non riesce più a sentirci, basta tornare qui e ricliccare su ascolta la radio

05 maggio 2006

la Repubblica kun'z

04 maggio 2006

Sicilia arrisbigliati!!!

"A mani nude i magistrati sono stati uccisi, a mani nude poliziotti e carabinieri hanno cercato nei crateri del tritolo i corpi dei loro colleghi, a mani nude preti coraggiosi sono stati abbandonati nelle loro periferie e poi uccisi o trasferiti, a mani nude i giovani coltivano la terra confiscata alla mafia per vedere i loro raccolti distrutti, a mani nude altri giovani vanno via. A mani nude sono morti giornalisti, imprenditori, liberi pensatori. A mani nude noi donne e uomini siciliani scendiamo in piazza, parliamo con la gente, aiutiamo le donne e i bambini delle periferie, i senza casa, i migranti. A mani nude combattiamo come meglio possiamo la mafia, da sempre..." (leggi tutto)

Maria Adele Cipolla - Comitato XX Settembre, Palermo

03 maggio 2006

Infondo già sapevo
Il tempo l’aveva blaterato
E’ così che le cose procedono
Ripetendosi
La mia ostinazione è un dramma
Dove si ride fra una delusione e un’altra
Come si può d’altronde rinunciare al gioco?
Non è una tentazione né un vizio
Ma un’abitudine
Come le bestemmie
Infondo bisogna aspettarsi di più
È così che le cose procedono.

IlDis.