04/08/2005
Antiproibizionisti a sostegno della candidatura di Bertinotti
La nostra società è attraversata da pulsioni e tendenze autoritarie che scaturiscono dall'intreccio tra politiche neoliberiste, guerre e terrorismi infiniti.
Il risultato visibile è la progressiva restrizione degli spazi della democrazia e della società civile.
Scenario che coinvolge tutti i cittadini. Tra questi vi sono, in questo paese, milioni di consumatori di sostanze stupefacenti, che subiscono già normalmente "l'arresto" dei diritti e delle garanzie ad opera delle politiche della zero tolleranza, traduzione pratica della guerra sociale contro la povertà. E sono decenni che in Italia, come nel resto del mondo, assistiamo ad una guerra alla droga senza risultati, una guerra ai consumatori che genera un aumento delle malattie, sofferenze, morte e dispendio di risorse che potrebbero essere utilizzate in maniera differente.
La storia di Giuseppe Ales è esemplare nella sua drammaticità: 23 anni, arrestato per due germogli di Marijuana e sbattuto in prima pagina come mafioso nella terra di Provenzano; si è suicidato per la vergogna prima che si tenesse il processo per direttissima.
E' uno dei tanti frutti nefasti della legge vigente e dalla quale Fini e Giovanardi ripartono per proporre un ulteriore giro di vite, reintroducendo la dose minima giornaliera e la punibilità penale del consumo, in disprezzo della volontà popolare espressa nel referendum del ‘93 e marginalizzando i servizi pubblici sulle dipendenze a vantaggio di poche e ormai note comunità private.
Proibizionismo e società dei consumi di massa camminano assieme alle mafie e l'incremento della diffusione delle sostanze legali o illegali, il loro modificarsi, è strettamente legato a questo intreccio. Sbaglia però chi pensa che per creare responsabilità e crescita degli individui sia utile punire i comportamenti: consumare una sostanza, giusto o sbagliato che sia, non può essere reato!
Riteniamo che il progetto di una Sinistra Europea, pacifista, antiliberista che combatte le mafie globali passi anche per un'ipotesi antiproibizionista della legislazione, in stretto contatto con i movimenti che rivendicano nuovi diritti di cittadinanza e sono in cammino verso una collettiva liberazione.
Siamo convinti che sia indilazionabile un diverso percorso politico in materia, che tenga conto delle buone pratiche, delle proposte depositate in parlamento e dei pronunciamenti che provengono dal Parlamento europeo come la Direttiva Catania.
E' urgente la decriminalizzazione del consumo di tutte le sostanze e della coltivazione di cannabis per uso personale, come lo è avanzare lungo percorsi di legalizzazione differenziata, permettere l'utilizzo terapeutico, consolidare ed innovare profondamente la rete del servizio pubblico dalla prevenzione della riduzione del danno, riconoscere ai consumatori una voce che non hanno mai avuto nello spazio della politica.
Per questo noi consumatori, operatori, amministratori e cittadini abbiamo deciso di costituire un comitato antiproibizionista a sostegno della candidatura di Fausto Bertinotti alle primarie.
Il risultato visibile è la progressiva restrizione degli spazi della democrazia e della società civile.
Scenario che coinvolge tutti i cittadini. Tra questi vi sono, in questo paese, milioni di consumatori di sostanze stupefacenti, che subiscono già normalmente "l'arresto" dei diritti e delle garanzie ad opera delle politiche della zero tolleranza, traduzione pratica della guerra sociale contro la povertà. E sono decenni che in Italia, come nel resto del mondo, assistiamo ad una guerra alla droga senza risultati, una guerra ai consumatori che genera un aumento delle malattie, sofferenze, morte e dispendio di risorse che potrebbero essere utilizzate in maniera differente.
La storia di Giuseppe Ales è esemplare nella sua drammaticità: 23 anni, arrestato per due germogli di Marijuana e sbattuto in prima pagina come mafioso nella terra di Provenzano; si è suicidato per la vergogna prima che si tenesse il processo per direttissima.
E' uno dei tanti frutti nefasti della legge vigente e dalla quale Fini e Giovanardi ripartono per proporre un ulteriore giro di vite, reintroducendo la dose minima giornaliera e la punibilità penale del consumo, in disprezzo della volontà popolare espressa nel referendum del ‘93 e marginalizzando i servizi pubblici sulle dipendenze a vantaggio di poche e ormai note comunità private.
Proibizionismo e società dei consumi di massa camminano assieme alle mafie e l'incremento della diffusione delle sostanze legali o illegali, il loro modificarsi, è strettamente legato a questo intreccio. Sbaglia però chi pensa che per creare responsabilità e crescita degli individui sia utile punire i comportamenti: consumare una sostanza, giusto o sbagliato che sia, non può essere reato!
Riteniamo che il progetto di una Sinistra Europea, pacifista, antiliberista che combatte le mafie globali passi anche per un'ipotesi antiproibizionista della legislazione, in stretto contatto con i movimenti che rivendicano nuovi diritti di cittadinanza e sono in cammino verso una collettiva liberazione.
Siamo convinti che sia indilazionabile un diverso percorso politico in materia, che tenga conto delle buone pratiche, delle proposte depositate in parlamento e dei pronunciamenti che provengono dal Parlamento europeo come la Direttiva Catania.
E' urgente la decriminalizzazione del consumo di tutte le sostanze e della coltivazione di cannabis per uso personale, come lo è avanzare lungo percorsi di legalizzazione differenziata, permettere l'utilizzo terapeutico, consolidare ed innovare profondamente la rete del servizio pubblico dalla prevenzione della riduzione del danno, riconoscere ai consumatori una voce che non hanno mai avuto nello spazio della politica.
Per questo noi consumatori, operatori, amministratori e cittadini abbiamo deciso di costituire un comitato antiproibizionista a sostegno della candidatura di Fausto Bertinotti alle primarie.
Prime firme:
Daniele Farina Leoncavallo; Valerio Monteventi Consigliere Comunale Bologna; Laura Tartarini Consigliere comunale Genova; Stefano Carboni operatore sociale e progettista, Lila Livorno; Alessandro Buccolieri (Mefisto) Million Marijuana March Italia; Marina Impallomeni giornalista; Paolo La Marca project manager Lila cedius; Andrea Tesini assistente sociale Ser. t Bologna; Beatrice Bassini psicologa ser. t Bologna; Giorgio Mariotti Operatore di strada Perugia; Emiliano Stefanini Consigliere comunale Allumiere (Rm); Biosfera Crew Milano; Avv. Luca Ceccarelli Consigliere comunale Campello sul Clitunno (Pg); Pietrougo Bertolino Referente per la Riduzione del danno Lila Genova; Hemporium Roma; Cecco Bellosi coordinatore Comunità il Gabbiano; Toy
Ranchetti operatore sociale Lila; Luca Stellati Regionale toscano Prc
Per aderire: piobbico@hotmail. com
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