Da Lecce a Milano, da Bologna a Torino... scioperi della fame, proteste, presidi contro i CPT, la legge Bossi-Fini e le deportazioni in Libia. E’ l’ora di dare tutta la nostra energia per farli chiudere e per cambiare la politica disumnana del governo italiano.
Basta carceri, botte e umiliazioni. Dopo la fame e il saccheggio dei paesi del sud, ora l’espulsione e la prigione.
Dal 19 luglio inizierò uno scippero della fame di minimo 20 giorni davanti al CPT di Pian del Lago a Caltanissetta. Sto cercando altre persone che digiunino con me e altri che partecipino al presidio permanente fino alla chiusura dei CPT (turni, presenza continua, iniziative).
Musicisti, teatranti, danzatori, attivisti, famiglie per creare una forte opposizione capace di ottenere i nostri giusti obiettivi.
Perchè lo sciopero della fame? Perchè è una delle vie che abbiamo per testimoniare quanto il nostro sistema (il governo, le multinanzionali e il nostro stile di vita complice dei primi due) stia affamando, lasciando morire, incarcerando l’umanità.
E’ un grido di disperazione per dire batsta, buttare sotto gli occhi di tutti l’assurdità di questa legge, l’assurdità dei CPT, delle deportazioni e di questo sistema economico e sociale che sta dietro.
Provare la fame, la debolezza, la paura e l’impotenza di chi è dentro, di chi è perseguitato e deportato, provare tutto ciò affinchè nessuno debba più provarlo.
Per essere concreti, c’è bisogno di:
a) Persone che mi accompagnino nello sciopero della fame.
Ottimo sarebbe ci fosse uno o più migranti che hanno già ottenuto una situazione legale stabile (asilo politico per esempio);
b) Persone che stiano al presidio permanente magari a turno.
Sono graditi musicisti che possano animere le giornate e le serate, dare fotrza alla lotta, addolcire le ore dei fratelli e sorelle rinchiusi nel CPT.
Teatranti, danzatori, artisti che facciano sensibilizzazione a Caltanissetta e nei dintorni (si potrebbe magari scrivere un testo per una petizione popolare da far firmare).
Importantissimo che tutti coloro che vogliono partecipare comunichino le adesioni, i tempi e i modi di partecipazione e di presenza alla mail qui sotto;
c) Un testo in lingua araba e inglese da leggere e far pervenire ai migranti affichè chi volgia possa unirsi allo sciopero della fame e gli altri ne siano rallegrati;
d) La situazione logistica: una o più tende, uno o più megafoni, cibo e acqua di buona qualità per chi non digiuna, un medico che visiti i digiunanti.
Se possibile casse per l’amplificazione della musica;
e) Persone che curino i contatti con i media.
Una storia per animarci (liberamente tratta da „Vene aperte dell’America Latina“ di Eduardo Galeano)
Nel 1977, 14 donne e 4 bambini delle miniere boliviane arrivarono a La Paz per fare uno sciopero della fame e ottenere la liberazione dei prigionieri politici, migliori condizioni di vita per i minatori, il reintegro dei minatori licenziati e il rientro degli esuli politici. In piena dittatura di Hugo Banzer tutti li sconsigliarono e li invitarono a scegliere un momento più opportuno. Loro risposero che non erano venuti a chiedere un parere e che tanto morivano di fame tutti i giorni nella miniera... dopo una settimana 1400 studenti, operai, contadini, donne e uomini si erano uniti allo sciopero della fame e il governo dovette cedere a tutte le loro richieste.
La scelta del 19 luglio è dovuta al fatto che siamo in piena estate e quindi è un buon momento per coinvolgere persone. In un primo momento avrei voluto unire il digiuno all’iniziativa della Rete Antirazzista Siciliana che prevedeva un’ipotesi di campeggio internazionale a Lampedusa. Poichè la scelta del campeggio è diventata invece Licata, non avrebbe la dovuta visibilità la scelta di fare un digiuno contro i CPT in una località dove non ci sono CPT.
Con tutto il sostegno all’iniziativa del campeggio chiedo una collaborazione della Ras, anche minima, considerato che ci si pone tutti gli stessi obiettivi.
Il 19 luglio è una data augurale in quanto è l’anniversario della rivoluzione sandinista, una rivoluzione piena di amore, entusiasmo e dedizione.
Che tutti gli esseri siano felici.
Nicola Arboscelli
( libero contadino in Sicilia, cooperante internazionale in Messico, Nicaragua, Palestina - su Palestina vedi "il manifesto" del 12 Aprile 2003 )
mail to: ramaribia@tiscali.it stefanopalermo@katamail.com
Adesioni pervenute:
padre Baldassare Meli
padre Alex Zanotelli
Laici Comboniani
Agnese Ginochio, cantautrice, Movimento non violento, Caserta
Enrico Caldara, San Biagio Platani
Fernando Grassi, Palermo
Massimo Lo Cascio, Palermo,
Vincenzo Mercurio, Palermo
Associazione Ellai Illai – Per un mondo senza Frontiere
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