08 dicembre 2005

Aggiungi Un Costo A TAVola

La mia solita propensione catastrofista, il mio malizioso nichilismo, la mia patologica diffidenza e finanche il mio insopportabile e deviato cinismo, tuttinsieme bussano al mio cervello rivolgendogli le medesime domande:

Non è che la questione T.A.V. è l'ennesima mascherata, peraltro bipartisan, atta a ingrassare le tasche già colme di qualche gruppetto di furbetti?

Come è possibile che, in un momento di crisi, di recessione economica, di finanziarie che tagliano fondi da tutte le parti, sia a destra che a sinistra si promuova, come prioritaria necessità, un'opera, che bene che vada sarà ultimata tra un ventennio, i cui costi, pare, sarebbero 4 volte superiori al già dispendioso ponte sullo stretto? Dove trovano tutti questi spicciolini?

E' forse un caso che quell'esempio di rettitudine del ministro Lunardi, l'ominicchio che sostiene che bisogna convivere con la mafia, abbia in appalto (non ovviamente a suo nome, ma in famiglia) parte dei lavori e che quindi abbia giusto qualche piccolo interesse a riguardo, anzi sarebbe più corretto dire conflitto di interessi?

Non suscita appena appena qualche sospetto il fatto che due dei consiglieri del ministro ominicchio (Ercole Incalza, Emilio Maraini) siano due vecchi tangentisti doc, coinvolti all'epoca di Mani Pulite, riciclati più volte e adesso 'interessati al banchetto'?

E perché ritenere prioritaria un'opera così costosa, dalla durata ventennale, che non da nemmeno più di tanto possibilità di lavoro in quanto servono le macchine e non l'uomo e anzi lo toglie alle tante località turistiche?

Un'opera spacciata per progresso (progredire d'amianto) in un paese dove i treni, specie al sud, sono delle fetide latrine viaggianti la cui comodità è riservata a zecche, pulci, cimici e affini, treni che impiegano ancora dalle 7 alle 9 ore per attraversare 400 km circa di territorio siciliano.

In quella Sicilia dove si parla di ponte senza pensare che le strade che la collegano da una città all'altra o da un paese all'altro, sono oscenità, simbolo di speculazioni mafiose, strade dove è morta tanta gente.

Da estremo nord a estremo sud, due storie che sembrerebbero diverse, ma che hanno molti punti in comune, uno fra tutti l'Arroganza del Potere, di un governo e di un'opposizione che si somigliano sempre più, che andrebbero delegittimati, che andrebbero sbattuti fuori a calci, liberandoci definitivamente del pregiudizio Destra-Sinistra e cominciando a pensare concretamente che la politica, come diceva Gaber, è un mestiere come un altro.


DisAccordo Bipartisan

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